Marche: E' cominciata la resa dei conti dentro il Pdl sconfitto |
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Venerdì 02 Aprile 2010 11:58 |
Con le elezioni, si sa, c'è chi vince e chi perde. Talvolta vincono i migliori, talvolta vincono i peggiori. Capita che vinca chi è senza meriti e perda chi di meriti ne ha tanti. Spesso chi vince lo fa perchè è bravo, ma talvolta capita che non basta essere bravo e allora perde lo stesso. Colpa della sventura, colpa propria, colpa altrui? A volte è proprio impossibile vincere per una serie di concause. E le cause di una sconfitta possono essere tante. Ma di solito chi perde dà sempre la colpa a qualcun altro. Spesso agli amici, cinici, bari e traditori. E' la storia di sempre ed è un rituale ineliminabile: i perdenti cercano sempre un capro espiatorio e, se sono politicamente
ciechi come spesso capita, la colpa se la rovesciano addosso fra amici. O fra compagni. Fra amici in regione. Fra compagni a livello nazionale. Basta vedere quello che sta succedendo in questi giorni al PD nazionale, dove in molti danno addosso a Bersani. Ma non è che stia meglio il PDL regionale. Anche qui è scoccata la resa dei conti, perchè qualcuno s'era illuso di potercela fare a far cambiare maggioranza alle Marche. Così ora, fra gli azzurri, in molti rovesciano la colpa addosso al coordinatore e al vicecoordinatore regionale, rispettivamente gli onorevoli Ceroni ex FI e Ciccioli ex AN, che controbattono all'unisono e danno la colpa al tradimento dell'UDC. Pare un modo un po' strabico di ragionare in politica, quello di dare la colpa della sconfitta agli avversari. Lo fa il PDL regionale contro l'UDC e lo fa il PD nazionale contro Grillo, la Bonino contro il PD. Ma invece di sbranarsi a vicenda così, con gli strascichi che si tireranno dietro per anni, non è meglio ammettere sinceramente che ognuno ha sbagliato qualcosa e che, anzichè affilare il coltelli, è meglio rimboccarsi le maniche? |