Italia: L'Aquila si ferma per ricordare le 308 vittime del terremoto di un anno fa |
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Martedì 06 Aprile 2010 09:52 |
Alle 3.32 di questa notte è stata commemorato a L'Aquila il primo anniversario della tragedia abbattutasi sulla città un anno fa con quel terribile colpo di coda di un lunghissimo sciame sismico che aveva travagliato per mesi la città, portandosi via 308 vittime sorprese nel sonno. Un lunghissimo silenzio, seguito da 308 rintocchi della campana della chiesa delle Anime Sante, è stato il muto omaggio degli aquilani che, in oltre 25 mila, si sono ritrovati a quell'ora in piazza Duomo, dove un anno fa accorsero feriti, spaventati, addolorati per il terribile terremoto che aveva distrutto la loro città e ucciso parenti, amici, studenti venuti da lontano. E' stata una notte diversa, illuminata da migliaia di fiaccole, candele, lumini che dalla sera prima avevano rischiarato le strade buie percorse dai quattro cortei silenziosi, partiti da altrettanti quartieri per raggiungere la zona rossa del
centro storico. Un gesto di grande valore simbolico non solo per commemorare le vittime, ma anche per ribadire la volontà di tornare a occupare il cuore della città e, quindi, di riappropriarsi di un'identità ferita per la lontananza forzata. L'anniversario è stato per gli aquilani un momento di riflessione e di dolore, ma anche l'opportunità per ribadire che ''il non urlare fa parte della cultura di questa gente determinata e compatta'', come hanno evidenziato alcuni cittadini ricordando che il cosiddetto ''popolo delle carriole'' in silenzio rimuove le macerie, ma lancia segnali forti alle istituzioni.
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