Italia: Un altro pezzo di Bel Pese che se ne va |
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Giovedì 08 Aprile 2010 15:17 |
Una ineguagliabile icona nazionale è legata al caffè. Viene dal mondo arabo, ma solo Venezia, la Serenissima, ha saputo valorizzarlo importandolo in tutta Europa e nel mondo. E dietro a Venezia, l'Italia. L'immagine nazionale nel cuore del mondo ha l'aroma del caffè. Non solo. L'Italia è rappresentata anche dalla "caffettiera". Pare un paradosso, ma è così. L'Italia è rappresentata all'estero anche per la caffettiera "all'italiana". Dappertutto si beve caffè infuso, ma solo in Italia il caffè è "espresso". Grazie alle caffettiere "all'italiana", diverse da tutte le altre, nelle quali si immette il caffè in infusione e se ne ottiene una brodaglia
che niente ha a che vedere con il caffè che si ottiene dalla nostra italianissima "caffettiera a vapore". E la caffettiera italiana per antonomasia è, ormai da quasi un secolo, la "caffettiera con i baffi", la "moka" Bialetti. Nasce nel 1919, quando Alfonso Bialetti apre a Crusinallo (VB) un'officina per la produzione di semilavorati in alluminio, dove, nel 1933, viene alla luce Moka Express dal design Art Decò che rivoluziona il modo di preparare il caffè a casa e permette all'azienda di affermarsi tra i principali produttori italiani di caffettiere. La notorietà del marchio Bialetti si consolida poi con gli investimenti pubblicitari su Carosello e alla comunicazione incentrata sull'immagine del "Omino con i baffi", che ne diviene il simbolo e tutt'oggi è presente sia sul marchio del Gruppo Bialetti Industrie che applicato sui suoi prodotti. E per tutto il Novecento gli italiani hanno bevuto l'ottimo caffè preparato dalle caffettiere Bialetti. Ma ora lo storico stabilimento della Bialetti chiude i battenti e la produzione verrà trasferita nell'Est europeo. Lo ha annunciato l'azienda che dà lavoro a 120 dipendenti. E' un altro pezzo d'Italia che se ne va. |