Europa: Il turismo dell'UE, volano dell'economia |
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Giovedì 15 Aprile 2010 11:33 |
Gli operatori del settore turistico in Europa si riuniscono a Madrid ieri e oggi per discutere come accrescere la visibilità del turismo a livello europeo e come la politica del turismo UE possa utilmente promuovere un'industria turistica competitiva e una crescita sostenibile del turismo europeo. La nuova strategia per il turismo europeo dovrà essere attuata in stretta cooperazione con le autorità nazionali e regionali e con gli operatori turistici privati dell'UE. Il vicepresidente Antonio Tajani, commissario responsabile per l'industria e l'imprenditoria, che con l'entrata di vigore del Trattato di Lisbona ha assunto anche competenze dirette in materia di turismo, ha affermato: "Il turismo è una delle attività economiche che presenta le potenzialità più significative di crescita e occupazione nell'UE. Come tutti i settori economici, quello del turismo ha risentito della recente crisi, ma ha dimostrato tuttavia di essere uno dei settori che meglio hanno retto, al punto che di recente dà segni
di ripresa e di crescita". La Commissione europea, in stretta collaborazione con la presidenza spagnola del Consiglio, ha organizzato a Madrid, il 14 e 15 aprile 2010, una conferenza europea degli operatori del settore turistico. Il turismo è un settore chiave dell'economia europea, comprende un'ampia gamma di prodotti e di destinazioni e coinvolge diversi attori, pubblici e privati, con ambiti di competenza estremamente decentrati, spesso a livello regionale e locale. L'Europa potrebbe promuovere un turismo di qualità, sostenibile e accessibile, che non troverebbe uguali nel mondo, grazie al suo patrimonio storico, artistico e culturale, alla formazione elevata del personale e all'attenzione per l'ambiente. Le statistiche sugli arrivi internazionali di turisti confermano che l'Unione europea è la prima destinazione turistica mondiale. Con circa 380 milioni di arrivi di turisti nel 2007 l'UE conta il 42% del numero totale di arrivi internazionali nel mondo. Ciò rappresenta un aumento di 55 milioni di arrivi internazionali rispetto al 2000.
Francesco Fiorani
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