Se c'è chi pensa quanto siano un po' ridicoli quei segnali triangolari di pericolo con un cervo saltellante al centro, sempre più frequenti lungo le strade provinciali (perchè di cervi da noi non se ne vedono), eccolo accontentato. Proprio ieri sera tornavo in macchina da Senigallia percorrendo la strada ex statale Arceviese di fondovalle del Misa, quando ho visto in lontananza alcune auto frenare e poi fermarsi immotivatamente. Ho frenato anch'io, temendo un incidente. Grande è stata la sorpresa nello scoprire il motivo di quelle fermate. Circa all'altezza del lago di pescasportiva "Bindella", all'incrocio con la strada di Boscareto, in mezzo alla strada correva spaventato un cerbiatto. Incuriositi dall'inaspettata presenza, alcuni automobilisti si erano fermati. Fra tante luci abbaglianti il povero animale vagava spaurito, un po' per la difficoltà di correre sul duro asfalto, un po' spaventato dall'inusuale situazione in cui si era cacciato. Mi sono fermata vicino, e lui, girando attorno alla mia auto, si è portato vicino a me. Ho aperto la portiera e il bell'animale ha subito allungato il collo dentro l'abitacolo. Pareva quasi che volesse salire. L'ho accarezzato sul muso, tanto era mansueto e curioso. Qualcosa però è andato storto e subito si è allontanato nella notte. Non ho fatto in tempo nemmeno a prendere il telefonino dalla borsetta, altrimenti l'avrei fotografato. E così devo accontentarmi di allegare una immagine di repertorio. Ma era proprio somigliante, con quei suoi due occhioni neri. Chissà come mai era finito lì. Si sarà sperso dalla sua mamma. Viene da domandarsi da quanto lontano sia venuto, cosa andava facendo. Ma sono tutte domande che non avranno risposta. Certo è che i segnali triangolari di pericolo con il cervo saltellante hanno trovato conferma ieri sera, lungo l'Arceviese, vicino al lago di pescasportiva "Bindella".

Chiara Fiorani