Ancona: Da “giangi” una lettera al direttore |
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Domenica 09 Giugno 2013 15:05 |
Dal nostro lettore “giangi” di Ancona riceviamo un commento sull’attuale situazione nazionale e sul perché si sia giunti fino a questo punto: “caro Alberto, quanto è duro a morire il " '68 " !!! Sono passati 45 anni ed ancora fanno " gli esami di gruppo " per superare le sessioni (decisioni) e conseguire la laurea (soluzione ai problemi sociali e gestione governativa) incredibile !!! Ma quando lasceranno il passo a coloro che si assumono in prima persona la responsabilità delle decisioni e dell'applicazione delle stesse? Quando ?! Possiamo sperare soltanto in Dio. giangi". Rispondiamo a "giangi" che fa domande impertinenti (in verità più che pertinenti): "Quando? Quando sarà il momento che il popolo aprirà gli occhi sul baratro che ci siamo tutti quanti scavati attorno con le nostre stesse mani,
pensando solo all'egoistica affermazioni dei nostri diritti, dimenticandoci dei doveri. Non era proprio questo che ha insegnato il '68 ?, a "liberarci" dei doveri e ad essere liberi di esercitare senza limiti i nostri diritti? Peccato che ci abbia fatti diventare "libertini", anzichè veramente "liberi". E presto pagheremo le conseguenze. Una mia professoressa di Lettere, comunista rivoluzionaria, spiegando i filosofi illuministi, la Rivoluzione Francese e Napoleone, profetizzava sempre che "dove passano le idee, cinquant'anni dopo passano i cannoni". Quanti anni mancano al cinquantennio?".
Alberto Fiorani |