Provincia: Indesit, rischi catastrofici per il territorio |
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Lunedì 10 Giugno 2013 17:24 |
Intervento del Commissario straordinario della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande Esposto, sulla grave crisi occupazionale della Indesit: "Indesit Company ha dichiarato senza alcuna alchimia linguistica che i 1425 esuberi del gruppo, compresi i circa 650 del sito di Melano, destinato alla chiusura, sono il risultato di una precisa strategia industriale: la delocalizzazione di gran parte della produzione in Polonia e Turchia per godere di quei benefici che in termini di costo del lavoro e condizioni fiscali che l’Italia non garantisce. Sembra quasi inutile sottolineare come questa scelta, adottata senza alcun confronto, né con le istituzioni né con le parti sociali, rischia di avere effetti catastrofici su un territorio già duramente provato dalla crisi e che, solo per restare nell’ambito del distretto montano, lo scorso anno ha visto incrementare di quasi il 10% sia il numero dei disoccupati (da 5485 a 5984) che dei lavoratori in mobilità (da 855 a 943). Ciò che non è inutile, invece,
soprattutto se vogliamo che il settore degli elettrodomestici abbia ancora un futuro nelle Marche e in Italia, è richiamare l’azienda alla propria responsabilità sociale. Proprio ieri monsignor Giancarlo Vecerrica ha ricordato come “Indesit è stata importante per questo territorio, ma da esso ha saputo trarre benefici”, invitando l’azienda a “ritrovare il modo di ridare qualcosa alla città”. Di fronte al possibile dramma sociale che deriverebbe dalla chiusura dello stabilimento Indesit di Melano, trovo che le controversie vadano accantonate per ricercare unità di intenti e dare risposte certe e positive ai lavoratori e alle imprese dell’indotto. Per questo chiederò al dottor Gaetano Casalaina, manager della Indesit, nell’incontro programmato per lunedì prossimo, la massima chiarezza, anzitutto, sul futuro del personale, sulle prospettive di sviluppo, sugli investimenti. Nessuna scatola chiusa e nessun salto nel buio, perché in gioco c’è il destino di migliaia di persone". |