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Home Gazzetta dj Comunicati Europa: il Libro dei Segreti dall'Andalusia a Milano
Europa: il Libro dei Segreti dall'Andalusia a Milano PDF Stampa E-mail
Mercoledì 28 Aprile 2010 08:33
Il Libro dei Segreti di al-MuradiLe Facoltà di scienze politiche e di lettere e filosofia dell'Università degli studi di Milano, nell'ambito delle attività didattiche del corso di laurea triennale interfacoltà in "Mediazione linguistica e culturale" del corso di Lingue, culture e comunicazione internazionale e per la comunicazione e la cooperazione internazionale in lingua araba con la professoressa Jolanda Guardi, organizza per oggi 28 aprile 2010 alle ore 10, presso l'aula magna, in piazza Indro Montanelli 1 a Sesto San Giovanni la mostra "Il libro dei segreti". Si tratta di automi, orologi ad acqua, calendari automatici, congegni marziali, dispositivi meccanici dall'Andalusia. Nel 2007 Leonardo3 (www.leonardo3.net) intraprese uno studio per costruire in 3D i prototipi dei progetti ideati da al-Murādī, fondamentali per lo sviluppo dell'ingegneria moderna. Il Libro dei Segreti, infatti, è il testo piu antico nel quale si parla di meccanismi complessi e costituisce l'anello di congiunzione tra lo sviluppo della tecnologia nell'antichità e in epoca moderna. Gli "automi d'Oriente" escono dalle pagine del manoscritto per animarsi per la prima volta in Italia il 28 aprile 2010 alle ore 10 nell'Aula Magna del Polo di Mediazione Interculturale dell'Università di Milano. Interverranno alla presentazione Alessandra Lavagnino presidente del corso di laurea in Mediazione linguistica e culturale, Monica Chittò assessore alla cultura e Giovanni Urro assessore alla cooperazione internazionale del comune di Sesto San Giovanni. Nell'Andalusia del 1100, un affascinante trattato dal titolo Il Libro dei segreti viene scritto da Ibn Khalaf al-Murādī. Automi, orologi ad acqua, calendari automatici, congegni marziali, dispositivi meccanici... Ilmanoscritto ne svela il funzionamento e il processo di costruzione. Il testo va perduto, ma a Toledo, nel 1266, un amanuense ne ha copiato l'originale che, come spesso accade ai manoscritti, compie un lungo viaggio, fino a giungere in Italia, presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, custode dell'unica copia al mondo. Il progetto, finanziato dall'Autorità museale del Qatar, vedrà, per la prima volta, l'edizione del testo arabo e la traduzione in lingua italiana a cura di Jolanda Guardi e Hocine Benchina dell'Università di Milano e, sempre per la prima volta, lo studio delle macchine avrà come esito una mostra e la riproduzione di due delle macchine descritte in occassione dell'inaugurazione, nel novembre 2008, del Museo di arte islamica di Doha, oltre a un'edizione facsimile del testo originale e alla pubblicazione di un'edizione in quattro lingue di alta divulgazione. Massimiliano Lisa, Mario Taddei ed Edoardo Zanon, fondatori di Leonardo3, grazie a una tecnologia fortemente sviluppata e a specifiche competenze professionali, hanno riportato in vita le macchine di al-Murādī, offrendole al pubblico sotto forma altamente tecnologica. Cogliete l'eccezionale opportunità di scoprire quest'importante opera e di veder riprodotte per la prima volta in 3D tutte e trenta le macchine: non si tratta solo di condividere un progetto culturale di alto livello, ma anche di godere di un piacere per gli occhi e per la mente. Un appuntamento con l'ingegnosità e la poesia.

Francesco Fiorani

 

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