Europa: Sovvenzioni UE per la ricerca e l'innovazione |
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Sabato 01 Maggio 2010 13:42 |
La Commissione europea ha presentato un piano per semplificare le procedure di partecipazione ai progetti di ricerca finanziati dall'UE, in modo da renderla trasparente e interessante per i migliori ricercatori e le migliori imprese innovatrici in Europa e nel mondo. Garantire che la ricerca europea realizzi pienamente il proprio potenziale è essenziale per la strategia Europa 2020 dell'UE, vista la necessità di consolidare la ripresa economica e di creare nuove fonti di crescita e occupazione in sostituzione dei posti di lavoro persi con la crisi. A complemento delle proposte di semplificazione, la Commissione ha anche incaricato un gruppo di esperti
indipendenti di esaminare tutti gli aspetti del Settimo programma quadro attualmente in vigore. La commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: "Le nostre proposte sono intese a ridurre al minimo gli oneri amministrativi nei programmi di ricerca in Europa. Abbiamo bisogno della partecipazione dei migliori ricercatori e delle imprese più innovatrici e dobbiamo fare in modo che possano concentrarsi sui risultati e non sulle formalità burocratiche. Lo sviluppo della ricerca rilancerà l'economia e migliorerà la qualità della vita in Europa. Dobbiamo in particolare incoraggiare la partecipazione di un maggior numero di PMI e ritengo che ciò sia fattibile senza compromettere il controllo finanziario". La strategia della Commissione renderà possibile dei miglioramenti nell'ambito del quadro giuridico e normativo attualmente in vigore. Essi riguardano l'uso di sistemi informatici più efficienti, un'applicazione più coerente delle norme sul controllo contabile, e il miglioramento della struttura e del contenuto degli "inviti a presentare proposte", in risposta ai quali le organizzazioni di ricerca presentano domande di finanziamento. La seconda parte comporta la modifica delle norme finanziarie, per consentire una semplificazione più radicale mantenendo un controllo efficace con l'utilizzo dei "metodi di calcolo dei costi medi". La Commissione intende inoltre permettere che nei progetti vengano utilizzati per i fondi UE gli stessi metodi contabili richiesti per i finanziamenti di ricerca nazionali. Il terzo tipo di modifica previsto sarà nell'ambito dei futuri programmi quadro di ricerca verso "pagamenti in funzione dei risultati".
Francesco Fiorani |