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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Consultazioni per il programma operativo Fesr
Marche: Consultazioni per il programma operativo Fesr PDF Stampa E-mail
Giovedì 18 Luglio 2013 15:47

Consultazioni per il programma operativo FesrProgramma operativo regionale del Fesr, la Regione avvia le consultazioni con il territorio. Spacca: “Innovazione e Macroregione, le strade da seguire per recuperare le risorse”. Giorgi: “Una grande partecipazione per condividere un percorso comune”. “Costruire un Programma operativo regionale (Por) ispirato alla crescita e all’innovazione, capace di riconfermare gli ottimi risultati raggiunti negli ultimi anni che hanno portato l’Unione europea a riconoscere le Marche come regione imprenditoriale 2014”. Lo ha sollecitato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, in occasione dell’avvio delle consultazioni con il territorio per predisporre il Por, in vista della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2014-2020. Presso il Polo universitario di Monte Dago di Ancona, un’ampia rappresentanza di enti locali, associazioni sociali, produttive ed economiche, ha partecipato all’evento promosso dalla Regione e coordinato dall’assessore alle Politiche Comunitarie, Paola Giorgi. “Il fatto di essere tra le primissime regioni italiane per impegno e spesa delle risorse europee – ha detto Spacca - ci consente di presentare le nostre carte per ottenere, nella prossima programmazione, un ammontare che stimiamo possa collocarsi attorno al miliardo di euro. L’appuntamento di oggi non deve essere vissuto solo come spasmodica ricerca di nuove risorse, in un momento di grande difficoltà per le finanze regionali e nazionali, ma come occasione per qualificare ulteriormente la nostra capacità di programmazione e di progettazione”. Due le raccomandazioni del presidente: costruire progetti che valorizzino l’attività di ricerca e innovazione e trasferimento tecnologico (“Dove purtroppo siamo indietro come regione e come Italia rispetto alla media europea”); concentrarli nell’ambito della strategia della Macroregione Adriatico Ionica “che sarà la principale strategia che l’Europa perseguirà nei prossimi sette anni”. Spacca ha sottolineato la necessità di recuperare competitività investendo maggiori risorse nei processi di innovazione, dove è investito una media dello 0,7% del Pil (0,4% di parte pubblica e 0,3% privata) contro un indicatore della Ue fissato al 3%. “Questo significa che tutta la comunità regionale, parte pubblica e privata, deve impegnarsi maggiormente e costruire una strategia più forte rispetto al passato. Dobbiamo recuperare i ritardi degli anni scorsi, se vogliamo ritrovare competitività: una scelta essenziale per la regione più manifatturiera d’Italia”. Sul fronte della macroregione, Spacca ha ricordato che nel 2014 l’Italia avrà la presidenza di turno della Ue. “Sarà un’occasione straordinaria poter gestire la presidenza proprio nella fase in cui saranno definiti i programmi strutturali della Ue”. “Nei prossimi tre anni, le Marche subiranno ulteriori tagli nazionali per 1,3 miliardi di euro – ha concluso il presidente - Dovremo compensare questa difficoltà del nostro Stato centrale con altre modalità: sicuramente quella che ci viene offerta dalla Ue è la migliore in nostro possesso”. “Parte oggi il confronto con il partenariato per definire le linee guida della prossima programmazione dei fondi Ue 2014-2020 – ha rimarcato l’assessore Giorgi - Iniziamo una fase di concertazione con il territorio per arrivare a un percorso comune che non può esulare da quelle che sono le linee programmatiche del governo regionale: politiche di sviluppo del lavoro, ma soprattutto sviluppo della ricerca, della nuova programmazione, dell’infrastrutturazione, per la sostenibilità ambientale, per la valorizzazione del paesaggio e la crescita culturale. È un percorso che avviamo partendo dal dato che ci pone come una delle regioni più virtuose per l’utilizzo dei fondi strutturali Ue. Ma questo non basta, perché dobbiamo implementare il nostro lavoro per accedere alle risorse europee, proprio perché questi finanziamenti sono diventati fondamentali per proseguire nel governo del territorio, visto la grande carenza e il taglio delle risorse da parte del governo nazionale”.

 

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