Marche: Antonio Merloni. Il presidente Spacca scrive al ministro Scajola |
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Martedì 04 Maggio 2010 11:22 |
Di seguito il testo integrale della lettera inviata dal presidente della Regione Gian Mario Spacca al ministro allo sviluppo economico Claudio Scajola in merito alla A. Merloni. "L'accordo di programma sottoscritto il 19 marzo u.s. costituisce un proficuo esempio di collaborazione istituzionale e un necessario punto di partenza per avviare il processo di rilancio e riconversione delle aree coinvolte dalla crisi del gruppo A. Merloni. Considerati i positivi rapporti che si sono instaurati tra la Regione Marche e il Governo nazionale su questa vicenda,
particolarmente apprezzati da tutta la comunità regionale, in un rapporto di leale collaborazione, vorrei evidenziare ora la necessità di formalizzare la proroga dell'amministrazione straordinaria prevista dalla legge Marzano, visto l'approssimarsi della sua scadenza il 24 maggio p.v. L'adozione da parte del Ministero allo sviluppo economico del provvedimento formale di proroga della Marzano è urgente perché garantisce la tutela del reddito dei lavoratori e delle loro famiglie con la continuità degli ammortizzatori sociali, salvaguardando la coesione sociale dei territori interessati. La proroga è fondamentale per mettere in sicurezza i lavoratori e nel contempo offrire un orizzonte di tempo certo per l'espletamento delle procedure di ricerca di una soluzione industriale e strutturale della crisi capace di tutelare pienamente l'occupazione. In questa direzione è indispensabile anche che il Ministero allo sviluppo dia impulso quanto prima alla riapertura del bando internazionale per l'acquisto dell'A. Merloni, che a novembre scorso si era chiuso con un nulla di fatto: è solo attraverso questa operazione di riapertura dei termini che si potranno presentare nuove offerte in via ufficiale e quindi avere la possibilità di analizzare i progetti industriali e le diverse manifestazioni di interesse che si sono espresse in questi ultimi mesi. Tali iniziative sono positive nell'interesse dei lavoratori, delle piccole imprese dell'indotto e dell'intera comunità". |