 L’ex sindaco Massimo Bello critica il Comitato dell’antenna al Castellaro e lo fa con un lunghissimo comunicato sulla vicenda dell’antenna e "di un comitato ‘usato’ per fini squisitamente politico-elettorali - scrive Bello - Parliamoci chiaro e facciamolo una volta per tutte. Chi scredita l’operato del sedicente comitato dell’antenna di via Castellaro non è Santippe, tanto meno altri che ritengono ancora giusto ed opportuno parlarne. Chi scredita per davvero l’operato del comitato è la stessa presidente che lo guida, che non sembra avere più quella tenacia “alla Giovanna d’Arco” di quando ha iniziato a muovere i primi passi di ‘condottiera’ nel lontano agosto 2012. Il tempo attraversa lo spazio inesorabile dei mesi e dei giorni, ma la battaglia del comitato è scemata, non ha più il mordente di qualche mese fa, non ha più niente di niente! Oggi, questa vicenda ha le sembianze più di una “farsa fliacica”, di
ellenica memoria, piuttosto che quella di una situazione veramente ‘sentita’, soprattutto da chi ha guidato e guida, a parole, la battaglia per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del territorio “violate dal monarca cattivo”! Ebbene sì, siamo di fronte ad una ‘farsa’, anzi siamo stati sempre di fronte ad una farsa, modellata ad arte da chi - carpendo la buona fede, la non conoscenza della materia e la paura di tanti - ha voluto più ‘difendere i propri interessi’ piuttosto che quelli della comunità (semmai siano stati violati per davvero i diritti della comunità!), mettendosi addirittura a fare il “capo popolo” di una contrada per poi quasi subito supportare nella sostanza, ma anche nella forma, la lista civica di centrosinistra e il candidato a sindaco Memè, sottoscrivendone ufficialmente la presentazione nella competizione elettorale del maggio 2013". Ci va giù duro, Bello, che più oltre prosegue: "Sono mesi che non ci sono notizie, nessuna informazione, nessun dibattito, nessuna assemblea, ma soprattutto nessuna azione da parte di un’Amministrazione, che continua a vegetare nel limbo dell’indecisione e della pochezza programmatica. La presidente – qualche volta, proprio per non rendere ‘vecchia’ la pagina facebook del comitato – pubblica qualche post sui danni che potrebbero provocare i cellulari, giusto per tenersi in allenamento. Per il resto, è calato un ‘silenzio assordante’. Si parla del cosiddetto “Piano Antenne”, un utile strumento (il cui iter è iniziato con la mia Amministrazione) che non rappresenta però un blocco delle infrastrutture di telecomunicazione, bensì uno strumento di programmazione flessibile, che nulla può fare di fronte alla crescita esponenziale delle tecnologie e del progresso se non quello di “armonizzare” il quadro attuale e futuro di una situazione inarrestabile. Tutti comunque continuano ad utilizzare i loro Iphone, i loro Samsung Android, i loro Ipad, i loro cellullari, anche la presidente del comitato, e non solo; tutti continuano a chattare, ad entrare in internet, sia per lavoro che per diletto, anche la presidente del comitato, e non solo; oramai comunicare e trasmettere dati, immagini e informazioni nel più breve tempo possibile fa parte del nostro quotidiano. I nuovi giardini pubblici di Colle Paradiso-Castellaro voluti e realizzati dalla mia Amministrazione (prima off-limit perché considerati un ‘contentino’ e troppo vicino all’antenna e alle sue onde elettromagnetiche) sono diventati ora punto di ritrovo, di ristoro e di rendez-vous per grigliate, feste e giochi per famiglie, adulti e bambini, segno questo che quel luogo è frequentabile, praticabile e degno di rappresentare un ulteriore “polmone verde” delle nostre bellissime colline…!". E più oltre Bello allarga la riflessione sull'argomento affermando che: "in Comune arrivano richieste di potenziamento degli attuali impianti di telefonia mobile. Tutte legittime, secondo la legge, ma accolte in modo diverso rispetto a quando governava il “monarca cattivo”! Le richieste di potenziamento arrivano ad Ostra Vetere come arrivano naturalmente in tutto il territorio nazionale, e così sarà ancora perchè il progresso va avanti e perché gli utilizzatori finali delle tecnologie informatiche e di comunicazione così vogliono. Bisogna colmare il ‘gap’ di digitalizzazione e, nello stesso tempo, salvaguardare salute, ambiente e territorio. E in proposito, c’è chi lo sta facendo…", conclude infine Massimo Bello.
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Gazzetta dj 
L’ex sindaco Massimo Bello critica il Comitato dell’antenna al Castellaro e lo fa con un lunghissimo comunicato sulla vicenda dell’antenna e "di un comitato ‘usato’ per fini squisitamente politico-elettorali - scrive Bello - Parliamoci chiaro e facciamolo una volta per tutte. Chi scredita l’operato del sedicente comitato dell’antenna di via Castellaro non è Santippe, tanto meno altri che ritengono ancora giusto ed opportuno parlarne. Chi scredita per davvero l’operato del comitato è la stessa presidente che lo guida, che non sembra avere più quella tenacia “alla Giovanna d’Arco” di quando ha iniziato a muovere i primi passi di ‘condottiera’ nel lontano agosto 2012. Il tempo attraversa lo spazio inesorabile dei mesi e dei giorni, ma la battaglia del comitato è scemata, non ha più il mordente di qualche mese fa, non ha più niente di niente! Oggi, questa vicenda ha le sembianze più di una “farsa fliacica”, di
ellenica memoria, piuttosto che quella di una situazione veramente ‘sentita’, soprattutto da chi ha guidato e guida, a parole, la battaglia per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del territorio “violate dal monarca cattivo”! Ebbene sì, siamo di fronte ad una ‘farsa’, anzi siamo stati sempre di fronte ad una farsa, modellata ad arte da chi - carpendo la buona fede, la non conoscenza della materia e la paura di tanti - ha voluto più ‘difendere i propri interessi’ piuttosto che quelli della comunità (semmai siano stati violati per davvero i diritti della comunità!), mettendosi addirittura a fare il “capo popolo” di una contrada per poi quasi subito supportare nella sostanza, ma anche nella forma, la lista civica di centrosinistra e il candidato a sindaco Memè, sottoscrivendone ufficialmente la presentazione nella competizione elettorale del maggio 2013". Ci va giù duro, Bello, che più oltre prosegue: "Sono mesi che non ci sono notizie, nessuna informazione, nessun dibattito, nessuna assemblea, ma soprattutto nessuna azione da parte di un’Amministrazione, che continua a vegetare nel limbo dell’indecisione e della pochezza programmatica. La presidente – qualche volta, proprio per non rendere ‘vecchia’ la pagina facebook del comitato – pubblica qualche post sui danni che potrebbero provocare i cellulari, giusto per tenersi in allenamento. Per il resto, è calato un ‘silenzio assordante’. Si parla del cosiddetto “Piano Antenne”, un utile strumento (il cui iter è iniziato con la mia Amministrazione) che non rappresenta però un blocco delle infrastrutture di telecomunicazione, bensì uno strumento di programmazione flessibile, che nulla può fare di fronte alla crescita esponenziale delle tecnologie e del progresso se non quello di “armonizzare” il quadro attuale e futuro di una situazione inarrestabile. Tutti comunque continuano ad utilizzare i loro Iphone, i loro Samsung Android, i loro Ipad, i loro cellullari, anche la presidente del comitato, e non solo; tutti continuano a chattare, ad entrare in internet, sia per lavoro che per diletto, anche la presidente del comitato, e non solo; oramai comunicare e trasmettere dati, immagini e informazioni nel più breve tempo possibile fa parte del nostro quotidiano. I nuovi giardini pubblici di Colle Paradiso-Castellaro voluti e realizzati dalla mia Amministrazione (prima off-limit perché considerati un ‘contentino’ e troppo vicino all’antenna e alle sue onde elettromagnetiche) sono diventati ora punto di ritrovo, di ristoro e di rendez-vous per grigliate, feste e giochi per famiglie, adulti e bambini, segno questo che quel luogo è frequentabile, praticabile e degno di rappresentare un ulteriore “polmone verde” delle nostre bellissime colline…!". E più oltre Bello allarga la riflessione sull'argomento affermando che: "in Comune arrivano richieste di potenziamento degli attuali impianti di telefonia mobile. Tutte legittime, secondo la legge, ma accolte in modo diverso rispetto a quando governava il “monarca cattivo”! Le richieste di potenziamento arrivano ad Ostra Vetere come arrivano naturalmente in tutto il territorio nazionale, e così sarà ancora perchè il progresso va avanti e perché gli utilizzatori finali delle tecnologie informatiche e di comunicazione così vogliono. Bisogna colmare il ‘gap’ di digitalizzazione e, nello stesso tempo, salvaguardare salute, ambiente e territorio. E in proposito, c’è chi lo sta facendo…", conclude infine Massimo Bello.