Italia: Da Massimo D'Alema insulti al giornalista per l'affitto di casa |
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Mercoledì 05 Maggio 2010 17:03 |
Il caso Scajola ha fatto discutere (e che discussione!) ieri sera in televisione a Ballarò. Durissimo lo scontro fra l'onorevole Massimo D'Alema e il vicedirettore del "Giornale" Alessandro Sallusti. Motivo del contendere la provocazione di Sallusti sugli "affitti" a "buon mercato" della casa di proprietà di un ente previdenziale pubblico in cui abitava l'onorevole del PD. Sallusti faceva il suo mestiere, ma D'Alema non ha gradito, anzi. D'Alema ha mandato il giornalista "a farsi fottere - ha urlato il
presidente del Copasir - lei è un bugiardo e un mascalzone". Nel crescente battibecco, con le voci dei due protagonisti che si accavallavano, D'Alema ha ulteriormente alzato il tono della voce: "lei si guadagna lo stipendio dicendo mascalzonate, la pagheranno mandandogli signorine". "Le signorine - ha replicato Sallusti - le usavano i suoi uomini in Puglia". A questo punto, vista l'impossibilità di ricondurre a ragione i due contendenti, il conduttore Giovanni Floris ha sfumato l'audio dei loro microfoni e ha mandato in onda un servizio. Una domanda: perchè il PD ha mandato un Massimo D'Alema così irascibile a confrontarsi in tv sulla casa acquistata a "buon mercato" dal ministro Scajola, ben sapendo che poteva essere tirata fuori la storia dell'affitto a "buon mercato" della casa di D'Alema? Ma il PD non aveva niente di meglio da mandare in tv? E quello sarebbe uno "statista"? Ma di che Stato?
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