C’era una volta l’idea che gli uffici pubblici dovevano essere (sempre) a servizio dei cittadini e che dovessero essere aperti al pubblico tutte le mattine dalle 8 alle 14 di tutti i giorni feriali dal lunedì al sabato. Sì, anche di sabato, in modo che i cittadini, e particolarmente gli operai, potessero sbrigare le loro pratiche burocratiche in Comune proprio quel giorno, senza dover prendere un giorno di ferie, che normalmente i datori di lavoro privati non hanno mai avuto piacere di concedere per non interrompere i cicli produttivi. C’era una volta. Poi è venuto un ministro di sinistra che ha deciso di far tenere aperti gli uffici pubblici anche tutti i pomeriggi per agevolare, diceva, i cittadini e i lavoratori. Diceva. In realtà ha legittimato solo la settimana corta consentendo l’integrazione oraria in due soli rientri settimanali. Ovviamente nello stesso orario di quando gli operai sono ugualmente al lavoro. “Fatta la festa gabbato lo santo”, diceva uno scanzonato vecchio proverbio napoletano. E infatti da allora i cittadini e i lavoratori non hanno più avuto gli uffici pubblici aperti di sabato e per sbrigare le pratiche burocratiche sono stati costretti a sfidare i rimbrotti dei datori di lavoro. Fantastici questi politici: dicono una cosa e poi succede il contrario. Infatti, si vede come è andata a finire. Anche da noi in paese succede un po’ così: e tanto per “agevolare” i cittadini e i lavoratori, dicono, adesso non solo si mantengono gli uffici chiusi al sabato, ma addirittura si consente lunghi ponti: gli uffici comunali rimarranno chiusi addirittura per quattro giorni di fila durante le ferie. E così i cittadini, e specialmente gli operai che certa politica dice a parole di difendere, non potranno sfruttare nemmeno le loro ferie ferragostane per sbrigare le pratiche burocratiche in Comune, che rimarrà infatti chiuso al pubblico dal pomeriggio di domani 14 agosto fino al prossimo lunedì mattino. Parola di sindaco, che ieri con propria decisione n. 15 ha così decretato: “CONSIDERATO che il 16 agosto p.v. è venerdì, successivo ad una festività e precedente alla giornata del sabato, per la quale è ordinariamente prevista la chiusura degli uffici nell’attuale organizzazione su cinque giorni lavorativi; DATO ATTO che, solitamente, nel suddetto periodo la maggior parte del personale dipendente è in ferie e registra un minimo flusso di utenza presso gli uffici comunali; VALUTATA positivamente la possibilità della chiusura degli uffici comunali; VISTO l’art.50, comma 7 del D.Lgs n.267 del 18 agosto 2000 e s.m.i., ai sensi del quale il Sindaco coordina e riorganizza gli orari di apertura al pubblico degli uffici localizzati nel territorio; RITENUTO in relazione a quanto sopra, di disporre la chiusura degli uffici comunali per la giornata di venerdì 16 agosto p.v.; PRESO ATTO della necessità, tuttavia, di garantire i servizi essenziali e di pronta reperibilità, come nelle giornate festive, al seguente numero: 3356509611; DECRETA: 1. di disporre la chiusura al pubblico degli uffici comunali nella giornata di venerdì 16 agosto p.v. fermo restando di garantire il funzionamento dei servizi pubblici essenziali per l’utenza; 2. di precisare che la presente disposizione non si applica per il Comando della Polizia Municipale; 3. di considerare l’assenza dal lavoro, per l’intera giornata equivalente ad un giorno di congedo ordinario; 4. di dare debita pubblicità ai cittadini della chiusura degli uffici comunali per tale giorno e l’informazione riguardo ai riferimenti per i servizi di reperibilità”. E chi ha bisogno di sbrigare una pratica burocratica in comune attenta pure quattro giorni. Parola di sindaco. Ovviamente tanti non condividono la decisione.