Marche: Gli ambasciatori presso la Santa Sede visitano la mostra delle Icone Ucraine |
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Sabato 08 Maggio 2010 09:17 |
L'Epoca d'Oro delle Icone Ucraine XVI - XVIII sec. a cura di Serhiy Krolevets e Giovanni Morello alla Mole Vanvitelliana ad Ancona dallo scorso 3 marzo a domani 9 maggio 2010. A conferma dell'importanza e del valore artistico della rassegna "L'Epoca d'Oro delle Icone Ucraine", sabato 8 maggio la stessa verrà visitata dagli ambasciatori presso la Santa Sede che, con la loro prestigiosa presenza, omaggeranno la città di Ancona e la bella mostra, la prima delle iniziative culturali del prossimo Congresso Eucaristico Nazionale. Gli ambasciatori saranno accolti da S. E. Mons. Edoardo Menichelli arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo, da Gian Mario Spacca presidente della Regione Marche, da Fiorello Gramillano sindaco di Ancona e dal professore Giovanni Morello curatore della mostra e presidente di "Artifex - comunicare con l'Arte", che illustrerà i contenuti del percorso espositivo. Saranno ospiti in mostra gli ambasciatori presso la Santa Sede di Bolivia, Bosnia ed Erzegovina presso la Santa Sede, Camerun, Canada, Costa D'Avorio, Croazia, Federazione Russa, Filippine, Gabon, Honduras, Indonesia, Lituania, Monaco, Montenegro, Sovrano Ordine Militare di Malta, Perù, Serbia, Ucraina. La rassegna è sostenuta dall'Ambasciata
di Ucraina presso la Santa Sede, dalla Regione Marche, dal Comune di Ancona, con il contributo del Rotary Club Ancona - Conero e dell'Api - raffineria di Ancona e organizzata da "Artifex - comunicare con l'Arte". La straordinaria raccolta di icone e preziosi paramenti liturgici, esposti per la prima volta in Italia, offre un interessante panorama sulla produzione artistica nel territorio ucraino dal XVI al XVIII sec. In mostra è possibile ammirare alcune delle icone più belle consacrate a Maria, come la Vergine Odigitria, la Madonna della Chiesa della Trinità di S. Illya e la Madonna di Pochayiv: tre delle immagini mariane più venerate in Ucraina, dove la devozione alla Santa Vergine è testimoniata sin dai primi tempi della sua cristianizzazione. L'esposizione delle icone è accompagnata da una raccolta prestigiosa di paramenti liturgici ed oggetti per il culto eucaristico, risalente, secondo la liturgia orientale, ai secoli XVII-XVIII, e fortunosamente scampati alle distruzioni e ai saccheggi che hanno accompagnato le vicende politiche e belliche di quella nazione nel secolo appena trascorso. La preziosità delle sete e dei broccati, lo splendore dell'oro e dell'argento con cui sono tessuti e la ricchezza iconografica costituiscono un'importante testimonianza della magnificenza del culto orientale, centrato tutto nel rendere gloria a Dio. |