Marche: Il consigliere regionale Bucciarelli sull’arresto del primario di pediatria di Pesaro |
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Venerdì 20 Settembre 2013 16:23 |
Il consigliere regionale marchigiano della Federazione della Sinistra, Raffaele Bucciarelli, interviene sulla spinosa vicenda dell'arresto del primario di pediatria dell'ospedale di Pesaro, Gianfranco Franchi, avvenuto nei giorni scorsi e afferma: "Mi viene il dubbio che l'Assessore Mezzolani, o chi per lui si occupa della lettura dei comunicati stampa e della stesura delle repliche, abbia qualche problema con la lingua italiana o, peggio, voglia distogliere l'attenzione da una realtà facilmente verificabile, agitando lo spettro
dello “sciacallo politico” a questo fine e insultando chi tenta solo di fare il proprio dovere di Consigliere regionale. Se non è vero ciò che ho detto in merito al “transitare” negli studi di certi primari, pagando profumatamente, per superare le liste di attesa o sul fatto che i tempi per eseguire esami o avere accesso a prestazioni si accorciano notevolmente quando il cittadino li richiede a pagamento, Mezzolani lo dimostri. Ne ha tutti i mezzi e, secondo me anche il dovere. Così come ha il dovere di non procrastinare all'infinito le risposte a certe mie interrogazioni impegnate proprio a difendere gli operatori della sanità ed i loro diritti. E' l'Assessore e non certamente il sottoscritto che tenta di fare di ogni erba un fascio, alzando il polverone intorno ad una vicenda per lui tanto più spinosa perchè investe un professionista molto vicino al suo partito per il quale ha ricoperto in passato anche incarichi pubblici. Questo sì che è un vero insulto alla correttezza e alla professionalità di tantissimi, la stragrande maggioranza, addetti della sanità marchigiana che operano con onestà e competenza nelle strutture pubbliche con le mille difficoltà procurate loro dai tagli del Governo nazionale e dalla miopia, a volte accompagnata da forme severe di strabismo, della Giunta regionale. E' comunque singolare il comportamento di certi Assessori regionali che, chiamati a rispondere del loro operato, sanno solo insultare. Una domanda sorge spontanea: è solo maleducazione o, piuttosto, estrema debolezza?". |