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Home Gazzetta dj Comunicati Ostra Vetere: Anziché cancellare il passato si pensi al futuro
Ostra Vetere: Anziché cancellare il passato si pensi al futuro PDF Stampa E-mail
Lunedì 14 Ottobre 2013 16:44

Anziché cancellare il passato si pensi al futuroDall'ex sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello riceviamo il seguente comunicato: "Mi permetto di intervenire nella controversia, nata qualche mese fa, sulla Montenovo Servizi srl tra la nuova Giunta Memé e l’ex Amministratrice della società, Carla Coppa, ‘querelle’ giunta perfino nelle aule giudiziarie, perché non solo credo di averne tutto il diritto, ma anche perché ritengo che questa situazione faccia perdere di vista gli obiettivi principali, per i quali è nata la società Montenovo Servizi. Credo di averne tutto il diritto perché quella società è stata una mia “creatura”, una mia idea, l’inizio di un progetto innovativo, unico ed irripetibile che Ostra Vetere abbia mai visto negli ultimi trent’anni e che nessun altro comune di piccole dimensioni in tutta la regione possa vantare di avere: la nascita di un soggetto giuridico, il quale avrebbe permesso all’intero paese di inserirsi, a pieno titolo, nell’ambito delle politiche europee sull’energia sostenibile, rinnovabile e pulita con impianti fotovoltaici di sua proprietà. Tutto ciò finalizzato a tre obiettivi di fondo: 1) creare degli impianti fotovoltaici per la produzione di “energia pulita”; 2) raggiungere il cosiddetto regime di “risparmio energetico”; 3) reperire risorse economiche nuove ed aggiuntive a quelle ordinarie da destinare, successivamente, alle spese correnti ed a quelle d’investimento. La società Montenovo Servizi srl è nata, quindi, per aiutare il Comune (socio unico) a gestire un’idea tanto innovativa quanto ecosostenibile; lo Statuto, l’Atto costitutivo e le delibere di Giunta e di Consiglio sono state “partorite” da un team di professionisti e di tecnici da me guidati e coordinati, che hanno seguito la legge ed il codice civile, attenendosi alle procedure ivi previste. L’Amministratore della società è stato nominato dalla mia Amministrazione, seguendo le procedure dettate dallo Statuto, su cui nessuno ha mai sollevato alcun dubbio, e lo Studio commerciale, a cui la società Montenovo ha affidato, sin dalla sua costituzione, la contabilità della società, è stato individuato in quello della Rosanna Porfiri e Luigina Brocanelli, rispettivamente attuale Vice sindaco di Corinaldo e Vice Sindaco di Ostra Vetere, il cui operato e gestione contabile della società non è stata mai messa in discussione da alcuno, anche durante il periodo, in cui il Commissario prefettizio, Dott. Perpuetini ha amministrato il Comune (dal 26 gennaio al 27 maggio 2013). In sede di Consiglio Comunale, la nascita di questo ‘progetto ecosostenibile’ e della Società Montenovo Servizi srl non ha mai ottenuto l’unanimità dei consensi: la minoranza, oggi maggioranza, non solo non ha mai condiviso tale progetto (non votando a favore del progetto medesimo), ma addirittura si è sempre dimostrata scettica, dubbiosa e distante da una scelta strategica che si è rivelata vincente. Questa iniziativa ha permesso nel 2009 al Comune di Ostra Vetere, quale secondo Comune delle Marche, dopo Ancona, di annoverare la sua presenza e partecipazione nell’ambito del Progetto europeo (“Patto dei Sindaci per l’Energia Sostenibile”, siglato a Bruxelles nel 2010) e di ricevere financo un riconoscimento ufficiale per il lavoro svolto nel settore dal Commissario europeo titolare dell’Ambiente) e, conseguentemente, di essere l’ente pubblico, in cui si produce un totale di energia pulita superiore alla media provinciale. Ostra Vetere è l’unico Comune delle Marche a detenere un Parco Fotovoltaico di proprietà interamente pubblica con cinque impianti realizzati grazie ai contributi ed ai finanziamenti statali derivanti dal Conto GSE (Conto Energia), che l’Unione europea ha sempre sostenuto. I cinque impianti sono: 1) Un impianto fotovoltaico avente potenza pari a 517 Kw e superficie espositiva di mq 4968 in località San Pietro-Pezzolo (su terreno pubblico dove sorgeva prima la discarica comunale), realizzato dalla società Montenovo (progetto esecutivo approvato con delibera di Giunta n. 104 del 20.07.2010; costo dell’opera € 2.520.000,00); 2) Tre impianti fotovoltaici con scambio sul posto a distanza in località San Pietro-Pezzolo (sempre su terreno pubblico dove sorgeva prima la discarica comunale) destinati a servizio delle scuole materna, elementare e media, realizzati dalla società Montenovo (progetto esecutivo approvato con delibera di Giunta n. 15 del 16.04.2012 -  costo dell’opera € 63.725,81); 3) Due impianti fotovoltaici con scambio sul posto a distanza realizzati dalla società Montenovo nell’area pubblica del Centro Ambiente per la raccolta differenziata di Pongelli e destinati a servizio della Palestra comunale e della Residenza Municipale (progetto esecutivo approvato con delibera di Giunta n. 107 del 20.11.2012). Solo per quel che riguarda il 2012, ad esempio, gli impianti fotovoltaici in funzione hanno prodotto un ricavo lordo pari ad € 373.804,62. Un dato importante e significativo, se consideriamo che non tutti gli impianti realizzati fossero attivi. Si prevede, infatti, che nel 2013, con tutti gli impianti fotovoltaici a regime, il ricavo lordo sia ben superiore alla cifra prima indicata. Di ciò, naturalmente, ne beneficerà l’ente e tutta la comunità. Ora, dopo l’insediamento della nuova Giunta, l’attenzione su un progetto così importante, che meriterebbe di proseguire, di essere consolidato e di essere implementato, l’attenzione di tuti è stata spostata su una “querelle” di natura giudiziaria, non certo per volontà dell’ex Amministratrice della Montenovo, che negli anni in cui ha guidato gli organi societari, insieme al socio Unico (Comune) conseguendo obiettivi importanti, tangibili e reali, ma più per un’incapacità di questa nuova Giunta a non riuscire a capire, a gestire e a governare atti, decisioni e azioni su un progetto significativo, qual è quello dell’energia pulita, realizzato da chi li ha preceduti. Riguardo agli esiti dell’attività processuale, non credo vi sia null’altro da aggiungere oltre a quello scritto inequivocabilmente da un Giudice della Repubblica italiana. Nella sentenza è evidenziato: 1) che “si dubita che un’assemblea si sia effettivamente svolta nella data indicata”; 2) “che la delibera assembleare appare invalida, a norma delle disposizioni statutarie e civilistiche, essendo stata adottata senza la partecipazione dell’amministratore e senza previa convocazione”; 3) che è stato violato lo Statuto societario (art. 7) e il Codice Civile (art. 2379); 4) le delibere assunte sono nulle e possono essere impugnate. Detto ciò, non mi rimane che auspicare che la nuova Giunta tragga consiglio da quanto accaduto, riflettendo attentamente e pensando a dare seguito ad un progetto ecosotenibile innovativo, vero e non cancellabile dalla storia di Ostra Vetere, che ha dato e darà risorse economiche, risparmio energetico, energia pulita e migliore qualità della vita e dell’ambiente. Massimo Bello già Sindaco di Ostra Vetere".

 

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    Ma non serve chiudere la stalla quando il bove è fuggito.