Raccolta del grano e proccupazioni della categoria |
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Giovedì 09 Luglio 2009 20:04 |
La raccolta del grano dell'annata agraria 2008/2009 si avvia a conclusione. Quasi tutti campi seminati sono stati mietuti e rimangono ancora sui terreni le balle di paglia. Come è stato il raccolto? E' ancora un po' presto per tirare le somme, ma non è tanto questo che desta la preoccupazione degli agricoltori e delle associazioni di categoria, qualche quintale in più o in meno ad ettaro rappresenta certamente un dato importante, ma non è tutto. E' il prezzo medio a quintale in continua discesa
che preoccupa, e preoccupano ancora di più le previsioni di politica agricola nazionale e internazionale. Crescono i malumori degli agricoltori marchigiani per difendere la produzione di grano duro nella nostra regione, messa a rischio dalla proposta del Ministero dell'Agricoltura di cancellare i contributi di aiuto accoppiato a grano duro per le regioni del Centro Italia. Un provvedimento che metterebbe in ginocchio l'agricoltura marchigiana, una delle regioni italiane a maggiore vocazione cerealicola. La modifica dell'articolo 68 del regolamento comunitario n. 73 del 2009, all'esame della Conferenza Stato Regioni, per il futuro azzererebbe i contributi sul grano duro. Eliminare i contributi per le coltivazioni del grano duro nelle regioni del Centro Italia significa, da parte del Ministero, commettere un gravissimo errore: è questo il giudizio diffuso tra gli agricoltori. E' vero che quest'anno 2009, nel rispetto delle politiche sulle quote europee, le Marche hanno ridotto la produzione di grano duro. Basta dare un occhiata per le campagne perchè ognuno possa rendersene conto: ben minore è la superficie tradizionalmente destinata a grano, mentre è fortemente cresciuta questa destinata a girasole. Rimane l'incertezza per il futuro della nostra cerealicoltura.
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