Il comune di Ostra Vetere si è candidato a Bruxelles a essere "Città Europea Sostenibile". Ostra Vetere unico comune marchigiano presente all'evento europeo, è un ente locale innovativo e pronto ad affrontare la missione sulle nuove politiche ambientali dell'unione europea. E ieri mattina, nella sala stampa della residenza municipale, il sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello e l'assessore comunale alle politiche comunitarie Giordano Rotatori, insieme l'assessore provinciale all'ambiente Marcello Mariani, hanno tenuto una conferenza stampa per presentare l'iniziativa. "Un traguardo significativo e di prestigio per il nostro comune - ha commentato Massimo Bello - che fa onore a tutta la comunità cittadina. La condivisione del Patto dei Sindaci, certifica come il nostro comune sia una realtà innovativa e pronta ad affrontare la missione sulle nuove politiche ambientali dell'Unione europea, di cui i comuni diventano i protagonisti assoluti. Ora, ci aspetta un periodo di lavoro intenso per rispettare gli impegni assunti a Bruxelles in materia di energia sostenibile e alternativa, e altrettanto vale per la politica climatica disegnata a Copenaghen dagli Stati membri e dagli Usa. In questa sfida i comuni rivestono un ruolo strategico e l'obiettivo che tutti noi ci siamo posti, quali sindaci d'Europa, è come gestire città sostenibili e, nello stesso tempo, mantenere politiche di competitività in un periodo dove i cambiamenti climatici e la questione socio-economica rappresentano, appunto, la sfida del prossimo futuro". "Da qualche anno, la nostra amministrazione - ha aggiunto l'assessore alle politiche comunitarie Giordano Rotatori - ha risposto positivamente a questa sfida come una delle più appassionanti sfide per raggiungere e consolidare una nuova cultura a favore dell'ambiente: risparmiare energia e promuovere energia alternativa. Sono questi gli obiettivi che l'Europa chiede a noi comuni. Il comune di Ostra Vetere, quindi, si è candidato a essere un punto di riferimento nel territorio locale, nazionale e in Europa. E, seguendo questa strada delineata dalla Commissione europea, la nostra amministrazione ha già messo in atto alcune misure riguardo al risparmio energetico, intervenendo sulla pubblica illuminazione, e all'energia alternativa e sostenibile in termini ambientali, avviando la realizzazione del primo impianto fotovoltaico comunale e, infine, progettando in via definitiva una serie di interventi come ad esempio il nuovo campus scolastico e nuovo centro diurno per disabili interamente in bioedilizia e alimentati con fonti energetiche alternative". "Ora, a ciò, va aggiunto un ulteriore impegno, non meno importante degli altri, che è quello - ha sottolineato il sindaco Bello - di costruire il piano di azione locale per l'energia sostenibile (SEAP) indicato a Bruxelles nel Convenant of Mayors. Il piano di azione locale deve contenere ulteriori misure concrete, che portino a ridurre di almeno il 20% le emissioni di Co2 entro il 2020, coinvolgendo in questo percorso l'intero territorio e i soggetti che vi operano, con convegni tematici e informativi, con giornate dedicate all'energia alternativa e sostenibile, con la condivisione di esperienze e conoscenze con altri comuni e realtà territoriali dell'Unione europea. L'assessore provinciale all'ambiente, Marcello Mariani, ha, invece, sottolineato come il Patto dei Sindaci significhi "condividere le esperienze e mutuare le buone pratiche europee". "La Provincia di Ancona - ha aggiunto l'assessore Mariani - è al 18% di produzione di energia e si candida a raccogliere le iniziative dei comuni del proprio territorio, che hanno aderito al Patto dei Sindaci e di quelli che vorranno aderire. La Provincia ha già uno strumento per misurare le emissioni di CO2 che mette a disposizione dei comuni nella realizzazione del piano di azione locale (SEAP) previsto dal Patto dei Sindaci".