Europa: I provvedimenti della Troika per Grecia e Cipro non convincono l'Europarlamento |
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Lunedì 16 Dicembre 2013 13:29 |
L’Europarlamento ha deciso di interpellare 18 persone per capire cosa non ha funzionato negli ultimi anni, quando la delegazione formata da Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Commissione europea ha gestito le più acute crisi economiche del continente, dall’Irlanda al Portogallo a Cipro, passando ovviamente per la Grecia. Un’indagine sull’operato della Troika, quindi, con una iniziativa del Parlamento europeo, a cui non
tutte le decisioni della commissione tripartita sono piaciute. Un questionario di 29 domande è stato inviato alla fine di novembre ai capi delle istituzioni della Troika, al presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, al presidente del Consiglio europeo Herman van Rompuy e al Commissario europeo Olli Rehn. Altre nove domande sono rivolte a premier, ministri delle finanze e governatori delle banche centrali di Irlanda, Cipro, Portogallo e Grecia. E le prime risposte dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Dalle risposte (e soprattutto dal confronto fra le varie versioni) dipenderanno i passi successivi. Certo, il fatto che l’Europarlamento abbia messo in discussione l’operato della Troika non vuol dire che in futuro essa sia destinata a scomparire. “Non vogliamo condannare nessuno”, spiega l’austriaco Othmar Karas, vicepresidente del Parlamento e membro del Partito popolare europeo, responsabile del coordinamento dell’indagine. “L’obiettivo è elaborare una proposta costruttiva per incrementare la trasparenza e la legittimazione democratica della Troika”. Al di là delle dichiarazioni di rito, però, la presa di distanza rispetto all’operato della Troika è evidente.
Chiara Fiorani |