Europa: Rendere più accessibili i fondi dell'UE |
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Domenica 13 Giugno 2010 07:10 |
Dopo la diffusione dei risultati della consultazione pubblica relativa alla revisione del regolamento finanziario dell'Unione europea, svoltasi dall'ottobre al dicembre 2009, il 28 maggio 2010 la Commissione europea ha adottato una proposta mirante a modernizzare le procedure finanziarie relative all'uso dei fondi europei. Le misure proposte, ora al vaglio del Consiglio e del Parlamento, intendono da un lato rendere i fondi europei più accessibili ai potenziali beneficiari stimolando in tal modo la crescita e l'innovazione, dall'altro rispondono all'obiettivo di semplificazione delle procedure e riduzione dei costi generati dall'eccessiva
burocrazia. L'obiettivo a lungo termine dei cambiamenti introdotti è il passaggio da un sistema incentrato sul mero rimborso delle spese sostenute dai beneficiari a un sistema focalizzato sui risultati che assicuri al contempo un solido controllo dell'uso dei fondi UE. In quest'ottica si colloca anche la proposta adottata dalla Commissione nella stessa giornata, che introduce nuovi valori di riferimento per i controlli sui finanziamenti nei settori della ricerca, dell'energia, dei trasporti e dello sviluppo rurale. La proposta si prefigge di realizzare un miglior equilibrio tra i costi dei controlli e i loro benefici, introducendo a tale scopo il concetto di rischio di "errore tollerabile". Nell'ambito del sistema attuale il rischio di errore è del 2% per tutti i settori, indipendentemente dalle dimensioni dei progetti o dalla complessità delle regole applicabili. La Commissione, ritenendo che ciò possa comportare ingiustificati oneri amministrativi per i beneficiari e portare gli stessi costi dei controlli a livelli più alti del recupero delle somme indebitamente versate, suggerisce che un rischio di errore tollerabile del 2-5% dovrebbe essere preso in considerazione nell'ambito dei controlli in materia di ricerca, energia, trasporti e sviluppo rurale. Questi nuovi valori di riferimento consentiranno di riflettere il reale livello di rischio finanziario garantendo al contempo un adeguato controllo dell'uso dei fondi comunitari in questi settori.
Francesco Fiorani |