Marche: La Regione sollecita il Ministero per il porto di Ancona |
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Domenica 13 Giugno 2010 07:21 |
A più di un anno dalla sottoscrizione dell'accordo di programma tra Regione Marche e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (marzo 2009), il 14 maggio scorso il presidente Gian Mario Spacca ha inviato al ministro Altero Matteoli una lettera per sollecitare la realizzazione delle previsioni dell'accordo per il porto di Ancona. "Caro Ministro, in pieno spirito di leale collaborazione che ha sempre ispirato i rapporti tra la
Regione Marche e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in materia di sistemi logistici e infrastrutture, ripropongo alla Sua attenzione il tema dell'attuazione dell'Accordo di programma per lo sviluppo del porto di Ancona sottoscritto tra Regione Marche e Ministero delle Infrastrutture a marzo 2009. Tali impegni sono stati confermati e rafforzati anche nell'atto aggiuntivo dell'Intesa generale quadro stipulata, sempre dalla Regione, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Mi preme evidenziare la necessità ormai indifferibile che il Ministero offra maggiore impulso alla realizzazione delle previsioni dell'Accordo per il porto di Ancona. La programmazione definita è quadriennale, fino al 2012. Ma è necessario accelerarne i tempi, anche con finanziamenti nazionali a stralcio, perché destano preoccupazione i ritardi di attuazione operativa dell'Accordo, soprattutto sul versante finanziario. Il programma previsto di opere a mare e terra, infatti, anche in coerenza con il Piano regolatore portuale, è fondamentale per l'ulteriore sviluppo del porto di Ancona e la valorizzazione degli operatori locali. Anche la recentissima approvazione da parte del Cipe del progetto di collegamento con la grande viabilità sollecita l'accelerazione degli investimenti per potenziare il sistema logistico integrato delle Marche. Sono disponibile, gentile Ministro, ad ogni possibile confronto in merito, nella certezza che comprenderà le ragioni di tale sollecitazione e lo spirito costruttivo che lo ispira. Un saluto cordialissimo".
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