Italia: Identità, incontro ed educazione per un modello italiano di integrazione |
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Mercoledì 16 Giugno 2010 08:35 |
Acquisire la conoscenza di base della lingua italiana e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali, assolvere il dovere di istruzione dei figli minori; conoscere l’organizzazione delle istituzioni pubbliche. Sono questi i doveri che i cittadini stranieri, che richiedono per la prima volta il permesso di soggiorno nel nostro Paese, si impegnano a rispettare con la stipula dell' Accordo di Integrazione. I criteri e le modalità per la sottoscrizione dell'Accordo di integrazione sono disciplinati da uno schema di regolamento (DPR)
approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 20 maggio 2010, e previsto dall'art.1 c.25 della Legge 15 luglio 2009, n. 94 (Disposizioni in materia di sicurezza pubblica") che ha modificato il testo unico sull'immigrazione di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Il DPR, sul quale verranno acquisiti i prescritti pareri, prevede che l'accordo, articolato per crediti da conseguire nel periodo di validità del permesso di soggiorno, dovrà essere sottoscritto, presso lo sportello unico per l'immigrazione o la questura, dai cittadini stranieri con età compresa tra i 16 e i 65 anni contestualmente alla presentazione di una domanda di permesso di soggiorno superiore ad un anno. Previsto un monte crediti iniziale pari a 16 crediti, di cui 15 possono essere sottratti in caso di mancata frequenza dello straniero, entro un mese dal suo arrivo, alle sessioni di formazione civica e di informazione sulla vita civile in Italia, organizzate gratuitamente dallo Sportello Unico sull'immigrazione. Gli stessi crediti potranno essere incrementati attraverso l'acquisizione di determinate conoscenze (es: la conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia) e lo svolgimento di determinate attività (es.: percorsi di istruzione e formazione professionale, conseguimento di titoli di studio, iscrizione al servizio sanitario nazionale, ecc). Al conseguimento di 30 crediti si avrà l'estinzione dell’accordo per adempimento. Prevista, presso il Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, l'istituzione di un’anagrafe nazionale degli intestatari degli accordi di integrazione. All'accordo è collegato il Piano nazionale per l’integrazione nella sicurezza - Identità e incontro, approvato nello stesso Consiglio dei Ministri, che riassume la strategia che il Governo intende perseguire in materia di politiche di integrazione, individuando le principali linee di azione e gli strumenti da adottare per promuovere un efficace percorso integrativo degli stranieri immigrati, coniugando accoglienza e sicurezza nel rispetto delle procedure previste dalla vigente legislazione. |