Europa: Sulla rivalutazione quote Bankitalia la Ue chiede chiarimenti all'Italia |
|
|
|
Venerdì 28 Febbraio 2014 14:14 |
A seguito della denuncia dell'eurodeputato dell'Idv, Niccolò Rinaldi e delle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, che ad inizio mese avevano presentato un esposto alle Procure Generali e alla Corte dei Conti contro la riforma di Bankitalia, la Commissione Ue ha chiesto alle autorità italiane "maggiori informazioni sul decreto legge del 30 novembre 2013 che introduce cambiamenti nel capitale e
negli azionisti di Bankitalia, per valutare se contiene aiuti di Stato ad alcune banche". Anche l'antitrust è stata investita del problema, spiegando che per ora si tratta solo una richiesta di chiarimenti. Ulteriore conferma è arrivata anche dal ministero dell'Economia di via XX Settembre, che sta ora valutando, insieme al ministero de Tesoro. Il decreto sotto esame, che Saccomanni non avrebbe mai notificato a Bruxelles, prevede in particolare la rivalutazione da 300 milioni di lire a 7,5 miliardi di euro delle quote di via Nazionale, in possesso di molti istituti di credito, cui è vietato detenere più del 3% del capitale. Sopra la soglia vi sarebbero in particolare Intesa-SanPaolo e Unicredit, ma anche Generali, Cassa di risparmio di Bologna, Inps e Carige. Il decreto prevede, la dismissione delle quote eccedenti che, se non trovano investitori sul mercato, possono essere acquistate ''temporaneamente'' dalla Banca d'Italia stessa. Un'altra norma, poi, prevede la possibilità della distribuzione di un dividendo, da parte della banca d'Italia, fino al 6% del valore di ogni singola quota. Operazioni su cui ora la Commissione Ue vuole capire di più.
Daniela Crocetti |