Marche: Vertenza sugli appalti di pulizia nelle scuole e servizi ausiliari |
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Mercoledì 05 Marzo 2014 19:23 |
L’Assessore Luchetti scrive ai parlamentari marchigiani: "Sollecitate il Governo a trovare rapidamente interventi a sostegno di un comparto già duramente colpito dai tagli". La grave situazione mette a rischio 300 lavoratori nelle Marche e 24 mila in Italia. “Vi chiedo di sollecitare il Governo perché possa individuare interventi normativi e finanziari a sostegno del comparto duramente colpito dai tagli lineari degli ultimi anni”. E’ questo l’appello contenuto nella lettera inviata oggi ai parlamentari marchigiani
dall’assessore regionale al Lavoro–Istruzione, Marco Luchetti per sensibilizzarli sull’urgente questione degli appalti di pulizia e servizi ausiliari nelle scuole. Una situazione preoccupante che coinvolge 300 lavoratori marchigiani in 100 scuole della regione e 24 mila lavoratori a livello nazionale, ora a rischio del posto di lavoro e nella migliore ipotesi di fortissime decurtazioni di reddito. Come si ricorderà l’assessore si era impegnato nell’incontro del 25 febbraio scorso con i Sindacati Fisascat Cisl – Uil Trasporti – Filcams, a sollecitare i parlamentari perché si facessero interpreti delle istanze di questi lavoratori (ex LSU o dipendenti di cooperative con appalti storici e per la massima parte donne) che - dice l’assessore nella lettera - “svolgono da anni un compito fondamentale per il decoro degli ambienti scolastici frequentati da milioni di bambini e ragazzi”. L’assessore Luchetti ha anche ricordato che con il decreto legge del 28 febbraio scorso il Governo ha prorogato di un mese i servizi nelle scuole, ma al 31 marzo, in assenza di un ulteriore finanziamento la situazione si ripresenterà in tutta la sua gravità e urgenza sia per i lavoratori, sia per le scuole penalizzate in termini di igiene e salubrità e di assistenza agli studenti. Per questo Luchetti ha chiesto agli onorevoli marchigiani la collaborazione e un rapido interessamento perché si “garantiscano risposte certe per tutelare lavoratrici e lavoratori e salvaguardare i livelli occupazionali”. L’assessore aveva subito preso contatti con i colleghi di altre regioni per portare la questione al prossimo tavolo del coordinamento degli assessori regionali al Lavoro. (ad’e) |