Italia: Legittimo impedimento, oltre a Berlusconi lo invoca anche Brancher, ministro da appena sei giorni |
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Giovedì 24 Giugno 2010 08:18 |
Il gup di Milano ha inviato gli atti del processo Mediatrade, in cui è imputato anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, alla Consulta per la legge sul legittimo impedimento. Il giudice ha eccepito d'ufficio l'illegittimità costituzionale relativa alla legge sul legittimo impedimento che congela i processi per 180 giorni per le più alte cariche dello Stato e i ministri e ha quindi inviato gli atti alla Corte Costituzionale. Il giudice, dopo essersi ritirato in camera di consiglio, ha deciso di non stralciare
la posizione di Silvio Berlusconi dalle altre e quindi il processo è stato sospeso per tutti i dodici imputati, compreso il figlio del premier, Piersilvio, e il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. Invoca il legittimo impedimento anche la difesa del neoministro Aldo Brancher, nominato appena sei giorni fa e imputato a Milano in uno stralcio del processo sul tentativo di scalata ad Antonveneta da parte di Bpi. In calendario per sabato prossimo, 26 giugno, la difesa ha sollevato l'eccezione in base alla legge sul legittimo impedimento. A questo punto è probabile che i giudici stralcino la posizione del ministro e proseguano il processo per la moglie, anch'essa imputata. "Serve una legge costituzionale" per la norma che stabilisce il legittimo impedimento per ministri e presidente del Consiglio. E' questo il fulcro della decisione del gup di Milano. La decisione di tenere unito il processo è stata invece motivata dal giudice con l'esistenza di vincoli probatori tali da far sì che sia impossibile separare la posizione di un solo imputato, in questo caso il premier, dalle altre. |