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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: La Giunta regionale adotta il Piano regolatore acquedotti
Marche: La Giunta regionale adotta il Piano regolatore acquedotti PDF Stampa E-mail
Mercoledì 12 Marzo 2014 14:16

La Giunta regionale adotta il Piano regolatore acquedottiLa Giunta regionale adotta il Piano regolatore acquedotti. Canzian: “Strumento di programmazione fondamentale per la tutela delle risorse idriche”. “Un bene primario pubblico, da tutelare attraverso una gestione razionale e da salvaguardare per le generazioni future”. È l’obiettivo del Piano regolatore degli acquedotti adottato dalla Giunta regionale, sul quale i Comuni e gli enti interessati possono formulare le osservazioni, dopo la prossima pubblicazione dell’atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Il Piano verrà successivamente trasmesso all’Assemblea legislativa per l’approvazione. È stato redatto da un gruppo di lavoro, coordinato dall’ufficio regionale competente, sulla base di un progetto preliminare del 2004, aggiornato con tavoli tecnici di settore che hanno delineato le esigenze attuali e le prospettive future. “Il Piano è stato predisposto in modo partecipato, con le Autorità d’ambito territoriale ottimale (Ato) e i Gestori che hanno fornito, con spirito di fattiva collaborazione, elementi utili per avere una visione reale in merito alle derivazioni, agli schemi degli acquedotti e alla gestione del servizio – afferma il vicepresidente e assessore regionale ai Servi Pubblici Locali, Antonio Canzian – È stata curata anche la Valutazione ambientale strategica (Vas) per determinare la ricaduta ambientale e paesaggistica dell’applicazione del Piano. Ora abbiamo a disposizione uno strumento di programmazione fondamentale che, completato tutto l’iter amministrativo, guiderà gli interventi di salvaguardia delle risorse idriche per i prossimi decenni”. Gli obiettivi del Piano sono quelli di individuare le fonti di approvvigionamento da riservare all’uso potabile; programmare gli interventi di risanamento delle reti, di riduzione delle perdite, di risparmio idrico, ottimizzando la gestione degli acquedotti; utilizzare nuove acque sotterranee profonde dei sistemi idrogeologici appenninici, individuate come riserve. Sulla stima di una crescita demografica del 7,5% entro il 2025 e del 14,5 % nel 2050 le previsioni del piano consentono di coprire le esigenze stimate per l’anno 2025 di 8.603 litri di acqua al secondo e nel 2050 di 9.070 litri su scala regionale. Per l’attuazione del presente Piano è previsto un programma di  investimenti complessivi stimati intorno a 800 milioni di euro entro il 2050.

 

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