Ostra Vetere: Università di Bologna e Clermond-Ferrand con il Comune per valorizzare il sito archeologico delle Muracce |
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Mercoledì 30 Giugno 2010 10:01 |
E' iniziata qualche giorno fa la sesta campagna di scavo nel sito archeologico dell’antica città romana di Ostra antica. Un progetto fortemente voluto dalla amministrazione comunale sin dal suo insediamento che qualifica l’azione di governo in uno dei settori più importanti e significativi del suo programma: la cultura. “Far conoscere – ha detto il sindaco di Ostra Vetere - e rendere fruibile un luogo, in cui c’è la storia di un
territorio, la storia di un popolo, la storia di una civiltà, quella romana in particolare, e le connessioni di questa città romana con il tessuto economico-sociale e politico-istituzionale di questa parte del territorio.” “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Massimo Bello – non è solo scavare e cercare reperti, ma anche continuare a rendere questo sito uno dei poli d’attrazione culturale e formativo, in Italia e nel mondo”. Il sindaco Bello ricorda, infatti, che proprio in virtù del progetto di valorizzazione del sito archeologico di Ostra Vetere, è nato anche un Corso di alta formazione universitaria in beni culturali, ambientali e gestione del paesaggio realizzato dal Dipartimento di archeologia dell’Università di Bologna, che ci ha dato la possibilità di essere un polo formativo d’eccellenza e di creare notevole interesse, nazionale ed internazionale, verso il nostro territorio. L’esempio giunge proprio dagli Stati Uniti, e in particolare dall’Università del Maryland, che nel 2011 concretizzerà ad Ostra Vetere un Master in storia dell’arte e lingua italiana. “Un’azione di governo di una Giunta, che ha investito ed investe risorse – ha ribadito Bello - in idee e progetti, che si traducono facilmente in risultati significativi e di spessore, soprattutto legati al mondo della cultura e della promozione del nostro territorio”. E in questo contesto, bene si inserisce la sesta Campagna di scavo, che si svolgerà alle Muracce fino al 17 luglio ad opera del Dipartimento di archeologia dell’Università degli studi di Bologna, a cui – per quest’anno – si aggiunge una squadra di ricercatori dell’Università francese di Clermont-Ferrand. |