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Home Gazzetta dj Comunicati Marche: Presentato in Regione il Festival del Giornalismo culturale di Urbino
Marche: Presentato in Regione il Festival del Giornalismo culturale di Urbino PDF Stampa E-mail
Domenica 27 Aprile 2014 14:49

Presentato in Regione il Festival del Giornalismo culturale di UrbinoDove cercano le informazioni culturali gli italiani, cosa si intende per Cultura in senso lato e il ruolo degli intellettuali nella divulgazione delle informazioni culturali, in considerazione del fatto che oggi la ricerca di cultura è legata ormai indissolubilmente ai viaggi, al turismo culturale e all’enogastronomia e come tale viene concepita dalla maggioranza dei connazionali. A queste riflessioni e a molti altri stimoli di dibattito, come l’economia della Cultura o un’identità culturale Europea, si orienta la 2a edizione del Festival del Giornalismo Culturale di Urbino, dal 25 al 27 aprile prossimo, il cui articolato programma è stato presentato in Regione in conferenza stampa dall’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini e dai direttori del festival  Lella Mazzoli e Giorgio Zanchini. Era presente anche Giannetto Rossetti , direttore della Scuola di Giornalismo di Urbino. E sarà Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera, opinion writer per The New York Times, con la Lectio “La vita è un viaggio (e gli italiani viaggiano soli)” ad aprire, venerdì 25 aprile la tre giorni del Festival. Tre giorni, appunto di incontri, lectio, dibattiti e confronti con giornalisti, scrittori e accademici provenienti dall’Italia e dall’estero, chiamati a discutere di informazione culturale. “ La Direzione del Festival ha saputo creare attorno a questo evento un’accolita di personalità esperti e giornalisti tra i nomi di maggior rilievo nel panorama nazionale – ha evidenziato l’assessore Marcolini - e sono sicuro che sarà un momento di importantissima crescita culturale che parte dalle Marche. Ciò che osservo - ha proseguito – è che un’informazione spalmata e diffusa dai mezzi di informazione e quindi “consumata” sulle specifiche iniziative culturali penalizza invece – tranne poche eccezioni – un’informazioni sulle politiche culturali in senso stretto e come queste incidano anche sull’economia dei territori. Ecco, il Festival del Giornalismo di Urbino con il taglio organizzativo scelto ha anche il pregio di supplire a questa carenza, dedicando spazio di riflessione  a questo aspetto.” “ Tutti gli aspetti della cultura – ha detto Lella Mazzoli -  da quella considerata “alta” come le mostre o il teatro a quella gastronomica con uno show cooking, saranno presenti al Festival grazie ad una collaborazione felice e strategica tra Università, Scuola di Giornalismo (IFG) e Sovrintendenza dei Beni Storici delle Marche. Urbino è infatti l'unione indiscussa tra Palazzo Ducale, Università e istituto per la formazione al Giornalismo. E' dunque un onore che il Festival nasca dalla sinergia di queste tre realtà straordinarie". E sono molto grata alla Regione e a Pietro Marcolini per il sostegno convinto che ci ha offerto e per il contributo di un suo intervento al Festival. Inviteremo gli ospiti a riflettere sul rapporto tra l’informazione e il paese reale, tra la cultura e la società civile. In particolare, a rispondere ad alcune domande fondamentali: di cosa dovrebbe occuparsi l’informazione culturale nell’Italia di oggi e quanto il giornalismo culturale può contribuire allo sviluppo del Paese.” "Il nostro obiettivo – ha evidenziato infatti  Giorgio Zanchini - è quello di creare un rapporto facile e felice con il territorio. I nostri ospiti divulgheranno contenuti in modalità “popolare”, alternati a momenti di profonda riflessione. E’ vero che si parla poco  di economia della cultura e l'informazione per la cultura può fare molto per rompere quella linea di declino ormai ventennale che riguarda il nostro Paese. Non dimentichiamo che l'Italia ha un tasso di preparazione culturale tra i più bassi d'Europa. Non è un caso che i Paesi afflitti da una bassa crescita economica siano gli stessi con un basso indice di lettori. Ecco che i nostri ospiti saranno allora preziose fonti di esperienza  per parlare di cultura alta, per raccontare e riflettere su temi importanti a un pubblico variegato e più ampio possibile". Una prima e interessante risposta agli interrogativi sull’informazione culturale è stata anticipata da Lella Mazzoli che guida da 4 anni l’ Osservatorio News-Italia. e ha condotto una ricerca su un campione di 1042 persone. E’ emerso che il 76% si inforam sui notiziari delle TV nazionali , il 64% nelle trasmissioni di approfondimento, il 57% su internet, il 56% sui notiziari delle Tv locali, il 52% sui media cosiddetti Alll News e il 45% sulle pagine culturali dei quotidiani nazionali. Naturalmente le percentuali non raffigurano l’esclusività delle indicazioni, cioè non sono su base 100%  perché molte persone utilizzano contemporaneamente  i diversi mezzi di informazioni ma sono dati molto rappresentative di una situazione consolidata che offrono parecchi spunti di riflessione. Urbino, Patrimonio culturale dell’Umanità, dunque si appresta a vivere uno degli appuntamenti culturali più attesi: cultura ma anche divertissement, con le firme più interessanti e autorevoli del giornalismo italiano e internazionale, importanti protagonisti della scena letteraria, scrittori della nuova generazione e celebri studiosi e accademici. Con Beppe Severgnini ci saranno Lucio Battistotti, Marco Belpoliti, Giovanni Boccia Artieri, Giovanni Bogliolo, Raffaele Brancati, Stefano Ciotti, Anna Maria Chiuri, Derrick de Kerckhove, Pietro Del Soldà, Michele De Mieri, Raffaella De Santis, Isabella Donfrancesco, Piero Dorfles, Renata Giannella, Eric Jozsef, Giuseppe Laterza, Anna Longo, Mariarosa Mancuso, Pietro Marcolini, Luigi Mascheroni, Armando Massarenti, Luca Mastrantonio, Italo Moscati, Massimiliano Panarari, Davide Paolini, Marco Pivato, Stefano Pivato, Christian Raimo, David Riondino, Alberto Saibene, Marino Sinibaldi, Flavio Soriga, Elena Stancanelli, Alessandra Tarquini, Alessio Torino, Wu Ming 2, Alessandro Zaccuri, Simone Zanchini. Il festival privilegerà come lo scorso anno l’incontro diretto e il dibattito attivo con il pubblico in alcuni dei luoghi simbolo della città: Palazzo Ducale, Legato Albani e Teatro Raffaello Sanzio.

 

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