Italia: Il ministro Brancher getta la spugna in aula: "Mi dimetto". Il premier: "Condivido". |
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Lunedì 05 Luglio 2010 17:29 |
In tribunale a Milano il ministro per il federalismo ufficializza la rinuncia all'incarico e al legittimo impedimento, chiedendo il rito abbreviato. "Mi dimetto da ministro" e ufficializza la decisione "irrevocabile", con conseguente rinuncia al legittimo impedimento. Al giudice, Brancher ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e a porte chiuse, senza testimoni e solo su prove documentali, che dà diritto a uno sconto di un terzo della pena. In una nota diffusa dopo l'annuncio, il
premier Silvio Berlusconi afferma di aver "condiviso con Aldo Brancher la decisione". "La volontà di evitare il trascinarsi di polemiche ingiuste e strumentali – ha aggiunto Berlusconi - dimostra ancora una volta la sua volontà di operare esclusivamente per il bene del Paese e non già per interessi personali". "Sono certo - conclude Berlusconi - che superato questo momento l'onorevole Brancher potrà, come sempre, offrire il suo fattivo contributo all'operato del governo e alla coalizione". La resa di Aldo Brancher è arrivata con una dichiarazione spontanea in aula al processo che lo vede imputato, insieme alla moglie, per appropriazione indebita e ricettazione in relazione a somme pari a circa 1 milione di euro ricevute durante il tentativo di scalata all'Antonveneta. "La mia presenza è un segno di rispetto per il tribunale. Sono qui a difendere la mia innocenza" ha concluso Brancher, che al termine dell'udienza ha lasciato il tribunale da una porta laterale, senza incontrare i cronisti e senza rilasciare dichiarazioni. |