Il giorno dopo l'acquazzone che ha fatto esondare fiumi e provocato allagamenti nella zona di Senigallia, si cominciano a contare i danni con l'assicurazione del Governo. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi è arrivato in zona, assicurando che chi ha subito danni non sarà lasciato da solo. Renzi è arrivato nel pomeriggio dopo aver sorvolato la zona in elicottero. Quindi ha incontrato, in Comune a Senigallia, il capo della protezione civile Franco Gabrielli, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi. Il primo obiettivo di Renzi era "far sentire a Senigallia la vicinanza e il cordoglio per le due vittime", ma anche assicurare che il Governo farà la propria parte. Renzi, accolto da una piccola folla che lo ha aspettato in piazza Roma, ha detto che anche per questo disastro si seguirà il metodo messo a punto dalla Protezione Civile e da Palazzo Chigi: prima un censimento dei danni, poi la decisione su come intervenire. In questa prima settimana "operativa", sarà la protezione civile a verificare tutte le varie situazioni, a risolvere il problema degli sfollati e le altre questioni più urgenti. Sabato arriveranno il ministro dell'ambiente Galletti e dell'agricoltura Martina, poi si deciderà il da farsi. Anche perché se a Senigallia la situazione è tornata alla normalità, con il livello del fiume Misa sotto controllo, non mancano le situazioni di difficoltà con persone ancora isolate, rischi di frane e danni alle strutture. Per tutta la zona, comunque, è stata una domenica di intenso lavoro, sia per liberare dal fango le strutture allagate, sia per ripristinare i collegamenti, visto che in mattinata Senigallia era una città dove non funzionavano i telefoni cellulari, era chiuso il casello dell'autostrada ed in molte zone mancava anche la corrente. Tutti problemi che verranno risolti nel corso della giornata. L'allerta maltempo rimane anche per i prossimi giorni.