Senigallia: Cittadini danneggiati e ambientalisti sollevano polemiche sulla gestione dell’emergenza alluvione |
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Lunedì 05 Maggio 2014 18:37 |
Le ferite lasciate dalla tragedia dell’alluvione solleva una ondata di polemiche roventi, come sempre accade in analoghe circostanze. E si rimprovera soprattutto la mancata prevenzione contro i rischi alluvionali e le carenze organizzative per la gestione della delicata fase operativa successiva. Le domande ricorrenti riguardano i ritardi nella diramazione dell’allerta, scattata solo nella mattinata di sabato nonostante l’ondata di piena fosse stata tempestivamente segnalata con molte ore di
anticipo nell’entroterra fin dalla notte del venerdì. Nonostante ciò le scuole sono state aperte regolarmente isolando poi per ore gli studenti all’interno dei complessi scolastici senza soccorsi. La storia idrogeologica del territorio, costituito da una vasta piana alluvionale, è ben nota, ma nonostante convegni e progetti la situazione viene effettivamente percepita solo a disastro avvenuto, in assenza di prevenzione e di informazione tempestiva. C’è infatti chi domanda quante sono le risorse che il Comune ha dedicato negli ultimi 10 anni per la pulizia dei fossi e la cura del loro sbocco al mare, mentre si addita che le risorse sono state tagliate mentre quelle per "artisti" di “area” sono sempre state trovate. E Legambiente chiede di uscire dall'emergenza e programmare la messa in sicurezza del territorio: “sono questi gli obiettivi urgenti per il nostro territorio che amministratori, cittadini e forze sociali devono raggiungere insieme”. |