"Per i danni causati dalla pioggia di sabato 3 maggio 2014, ad Ostra Vetere si possono individuare delle “Precise Responsabilità”! Patto per Ostra Vetere accusa sindaco, assessori e ufficio tecnico. L’Ufficio Tecnico, con il suo Responsabile geom. Marcello Bartoletti, ancora una volta, ha dimostrato che, a causa della superficialità del suo dirigente, ha messo la nostra comunità in condizione di essere gravemente danneggiata. Ad Ostra Vetere, non hanno fatti danni né il fiume Misa né il fiume Nevola. I gravi danni, che hanno subìto alcune aziende nella zona artigianale-industriale di Pongelli, sono dovuti alla trascuratezza e alla sporcizia, che negli ultimi mesi si sono
accumulati in alcuni importanti “fossi” presenti nel territorio, che dalla collina e dalla zona industriale-artigianale convogliano le acque piovane verso il fiume Misa. Sono stati questi fossi, ostruiti per la mancata pulizia, a riversare fango, detriti e acqua in alcune aziende di Pongelli e nelle strade adiacenti. Le stesse fognature, non potendo scaricare in modo efficiente, sono diventate distributrici di acqua e fango. Il nostro, pertanto, è un atto di accusa all’Ufficio Tecnico, al sindaco e agli assessori competenti. I nuovi amministratori di Ostra Vetere, ad un anno dall’insediamento, hanno dato priorità alla chiusura di qualche buca, trascurando in toto la necessaria e obbligatoria pulizia dei fossi. Ad onor del vero, possiamo dire che anche i nuovi amministratori sono “in parte” vittime della superficialità del geom. Bartoletti, il quale in un passato non molto recente ha dimostrato: 1) Inverno 2012, nevicata eccezionale: il sindaco Massimo Bello, tramite la Prefettura di Ancona, era riuscito ad ottenere l’intervento dell’Esercito (con mezzi speciali e militari), che in pochissimo tempo avrebbe aiutato la squadra comunale a rendere tutte le strade percorribili in poco tempo e senza l’aggravio di ulteriori costi sul bilancio dell’ente. Ebbene, la colonna di supporto dell’Esercito era in arrivo, a pochi chilometri dal Comune di Ostra Vetere, ma il geom. Bartoletti e due assessori (non essendo il sindaco ancora giunto in Comune) hanno deciso, invece, di rinunciare all’intervento dell’Esercito, causando un notevole disappunto anche da parte della Prefettura e del Comando regionale dell’Esercito. Una conseguenza, che tutti ricordano, è stata quella che si sgombrava la neve con dei piccoli bob-cat, oltre al fatto che al Comune queste operazioni solo “nostrane” sono costate all’Ente circa 80.000 euro e alcuni disagi per i cittadini, che si potevano evitare! 2) Muro di sostegno dei giardini Nassirya in via Porta Pesa: alcuni cittadini avevano, invano, segnalato al Responsabile dell’Ufficio Tecnico la pericolosità della stabilità del muro di cinta del giardino, in quanto si erano formate nel tempo diverse crepe; il geom. Bartoletti ha sempre glissato, arrivando a dire: “prima che ceda quel muro di sostegno, faccio in tempo a morire io”. Ebbene, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, che hanno immediatamente obbligato il Comune a puntellare il muro con una spesa di circa 44.000 euro e l’Ing. Solustri (allora Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Ancona chiamato dal Comune), dopo un’attenta perizia depositata agli atti dell’Ente, ha preventivato una spesa di oltre 300.000 euro per il totale rifacimento di quel muro di sostegno al fine di ripristinare sicurezza e agibilità del giardino. 3) Caso dell’Antenna di Contrada Lanternone: anche qui, la superficialità dell’Ufficio Tecnico e dell’assessore competente, hanno creato apprensioni ingiustificate e comportamenti non consoni ai ruoli ricoperti. Basti pensare che a tutt’oggi, si sta ancora aspettando il cosiddetto “piano antenne” commissionato dal sindaco Bello nel settembre 2012, che doveva essere pronto nell’arco di 6 mesi circa (con una sola ed eventuale proroga di qualche mese), ma ancora di questo “piano” non si sa nulla… tanto si può aspettare!… le onde elettromagnetiche non sono più nocive a nessuno! 4) Il fatto più grave è che gli uffici competenti e gli attuali amministratori (sindaco in primis), pur avendo ricevuto precisa segnalazione di “pericolosa allerta meteo” (30 aprile), non solo non hanno avvertito cittadini ed imprese, ma hanno lasciato che sabato mattina, 3 maggio, gli studenti (che si recano a scuola a Senigallia) partissero con i pullman per poi rimanere bloccati nelle scuole del Campus in Via D’Aquino, e solo nel tardo pomeriggio “evacuati” con i mezzi dei Vigili del Fuoco. Gravissima è la responsabilità dell’Ufficio Tecnico e degli amministratori. Si fa presente che alla 7 del mattino del 3 maggio lungo l’Arceviese e lungo la Corinaldese scorrevano acqua e fango, rendendo la circolazione pericolosissima. 5) Sempre per parlare di gestione del territorio, quest’anno, in molte zone, è stato fatto abbondante utilizzo di “diserbante”, che tutti sappiamo essere nocivo alla salute delle persone e degli animali. Anche qui, nessuno avviso è stato dato alla popolazione, ma anche un’Associazione attenta alle onde elettromagnetiche e alla qualità del territorio non si è neanche accorta di questo “veleno” che veniva irrorato in prossimità di luoghi abitati, frequentati anche da bambini e animali. Secondo noi, anche alla Magistratura spetta il compito di chiarire, verificare ed accertare eventuali responsabilità di quanto sia accaduto a Ostra Vetere, in cui “imperizia, incapacità di gestione e negligenza” sembrano essere le tre qualità della nuova amministrazione Memè. Lista civica Patto per Ostra Vetere".
da Lista Civica Patto per Ostra Vetere |