Marche: Qualche spiraglio per riprendere la produzione alla Bizzarri di Corinaldo |
|
|
|
Mercoledì 25 Giugno 2014 15:48 |
Potrebbe esserci qualche concreta speranza di riprendere la produzione nell’azienda Bizzarri di Corinaldo - che occupava 128 dipendenti nel settore della lavorazione del legno - ma dipenderà dall’esito positivo di una risposta per una commessa di una linea produttiva, da commercializzare sul mercato nordamericano, da parte di un colosso mondiale del mobile. “Tra una decina di giorni circa – ha commentato l’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti - si potranno valutare meglio gli scenari e le
ipotesi di sostegno ad azioni che possano tamponare la difficile situazione, in attesa di un’eventuale ripresa produttiva autunnale.” Sono le notizie emerse questa mattina in una riunione in Regione, nell’ambito degli incontri programmati in base alla procedura di mobilità che scade il 5 luglio prossimo, per fare il punto di una situazione che preoccupa per il futuro di molte famiglie del territorio. Alla riunione erano presenti, oltre all’assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti, il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, le rappresentanze sindacali FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL, alcuni dirigenti dell’azienda e il consulente del lavoro Stefano Carotti, in rappresentanza degli interessi della Bizzarri s.p. a. Come è noto l’azienda corinaldese, da 35 anni sul mercato internazionale, si è trovata costretta a mettere in mobilità i lavoratori a seguito del prolungarsi di mancate commesse da parte di Ikea, costituendo da molti anni la parte preponderante del fatturato. L’assessore Luchetti, ribadendo la disponibilità della Regione a studiare la fattibilità di diverse soluzioni a tutela dell’occupazione, ha sottolineato l’esigenza di verificare approfonditamente tutte le opportunità per la prosecuzione della produzione, vagliando le condizioni che possano permettere una possibile copertura retributiva in attesa di riavviare auspicabilmente i processi produttivi e la riapertura dello stabilimento. A tal fine i presenti si sono accordati per un nuovo incontro il 4 luglio prossimo, quando alcune risposte potranno essere sul tavolo e trovare così accordi per una soluzione soddisfacente per lavoratori e azienda. (ad’e) |