Europa: Scontro Italia-Germania, fare più debiti "non è il presupposto della crescita" |
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Venerdì 04 Luglio 2014 16:14 |
Divergenze di politica economico-finanziaria lasciano trasparite due correnti di pensiero nalla Ue. Ieri è esploso il malumore tedesco nei confronti del presidente del Consiglio Matteo Renzi, reduce dal duro scontro a Strasburgo con i 'falchi' del rigore. ''Il premier italiano Matteo Renzi dice che la fotografia dell'Europa è il volto della noia e ci dice anche cosa dobbiamo fare'', ha detto infatti il presidente della Bundesbank a Berlino Jens Weidmann, intervenendo alla riunione del consiglio economico della Cdu.
Weidmann ha ribadito nel suo discorso che fare più debiti "non è il presupposto della crescita". Una "predica" che a Roma non è stata affatto gradita. "Se la Bundesbank pensa di farci paura forse ha sbagliato paese. Sicuramente, ha sbagliato governo", dicono fonti di Palazzo Chigi. Tuttavia a vestire insolitamente i panni del pontiere è il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble: ''Si scrive che noi vogliamo un'Europa tedesca, ma noi non vogliamo un'Europa tedesca, vogliamo un'Europa forte'', ha detto Schaeuble a Berlino parlando al convegno della Cdu. Schaeuble ha anche ribadito che la Germania non starebbe certo meglio senza l'euro, e che bisogna dunque tenere conto degli equilibri politici generali. "Non c'è una crisi diplomatica con la Germania" - si è affrettata a dichiarare il ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini: "ma una "discussione politica", anche con altri paesi, su come "interpretare il patto di stabilità. L'Italia "sta esercitando un peso europeo nuovo, che apre interessanti possibilità". L'importante è avere un "filo diretto" con Berlino. Che però è un po' teso in questi ultimi tempi. Il motivo è la differenza di valutazione, tra il rigore sostenuto dalla Germania e la flessibilità invocata dall'Italia.
Francesco Fiorani |