Il 14 luglio di cinque anni fa moriva il Tarugo. Con questo singolare soprannome lo conoscevano tutti a Ostra Vetere, dove aveva esercitato per decenni l'attività di barista del Bar dell'Arco, che tutti conoscevano appunto come "Bar del Tarugo", nonché del Circolo Fenalc sotto le logge di piazza della Libertà, dal quale era stato dolorosamente estromesso a forza dall’amministrazione comunale del ventennio sfascista, cui era inviso. Franco Segoni, 73 anni, ci aveva lasciati improvvisamente nel tardo pomeriggio di cinque anni fa sulla spiaggia di Senigallia dove si era recato in ferie con la famiglia, lasciando nel cordoglio la moglie Silvana, per tanti anni bidella della Scuola Media Statale "Ugo Foscolo" di Ostra Vetere, i figli Lorenzo, Emanuele ed Elisabetta, i fratelli Claudio, per tanti anni vicesindaco del comune di Ostra Vetere prima del ventennio sfascista e Sestilio, già assessore comunale fino a due anni fa dopo il ventennio sfascista, e le loro famiglie, oltre ai tanti e tanti amici che aveva e che erano rimasti attoniti e increduli alla ferale della notizia. Franco era tale, franco di nome e di fatto. Spontaneo e generoso, non aveva infingimenti: era schietto e intraprendente, amava la vita che lo ha lasciato. Ma il suo ricordo è ancora vivo in paese per quanto aveva fatto per Ostra Vetere e per quante ne ha dovuto soffrire. I suoi tanti amici lo rammentano ancora, così come i soci del Centro di Cultura Popolare e i redattori della Gazzetta dj.