Dodicesima edizione per Montelago Celtic Festival, “un unicum su scala nazionale e con proiezione internazionale che valorizza il territorio facendo riscoprire le bellezze dell’Appennino ad una platea ampissima” ha commentato l’assessore alla Cultura, Pietro Marcolini, nel mandare il suo saluto nel momento della presentazione alla stampa della ormai consolidata kermesse musicale. Daniele Salvi, dell’assessorato alla Cultura e, per Arte Nomade, Michele Serafini, Cesare Catà e Giulia Morroni, hanno illustrato nei dettagli la rassegna di musica e cultura celtica più grande d’Italia
(seconda in Europa per numero di fan su Facebook), al via l’1 e il 2 agosto, sull’altopiano di Colfiorito, nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, a Taverne di Serravalle di Chienti (Mc). “Un festival che coniuga l’amore per la natura con la cultura, la musica, la creatività e lo sport in una versione green che unisce le generazioni, in particolare i giovani, in una grande comunità, con spirito di armonia e convivenza nel segno della musica” aggiunge Marcolini che poi ricorda l’enorme quantità di eventi culturali estivi che si stanno svolgendo in regione: “Oltre 400 a settimana, segno della grande vitalità che contraddistingue e fa onore alle Marche”. Il laboratorio creativo di Montelago è pronto a raccogliere i frutti della migliore produzione europea che unisce le sonorità della tradizione con le nuove tecnologie musicali, da vero palcoscenico del più significativo celtic folk revival. Leitmotive 2014 la Francia, con i Celkilt su tutti, le incursioni dall’Est dei Paddy and The Rats. E ancora: Oloferne (Marche), I Figli di Puff (Friuli Venezia Giulia), Next Stop Band (Lombardia), Oubéret (Francia), Celtica Pipes Rock (Austria), The Irish Secret (Italia-Francia), W5 (Marche), Etnoarmònia (Marche), Elfic Circle Project (Lazio-Francia), Mortimer Mc Grave (Marche), The Sidh & Innova Idc. (Piemonte-Scozia-Irlanda del Nord), per un totale di 17 concerti e 36 ore di musica no-stop, con la possibilità di incontrare i gruppi dopo la perfomance all’Artist meeting point. Per due giorni un vero e proprio “altrove”, con migliaia di tende da campeggio montate da chi vuole approfittare del Festival per ritrovare, in mezzo alla natura incontaminata, un po’ dello spirito comunitario che animava le antiche feste annuali dei Celti (ma anche quelle dei Romani e della beat generation!). Ci saranno i grandi fuochi intorno ai quali radunarsi e dove celebrare - tra il serio e il faceto - i matrimoni celtici; la battaglia degli eserciti; un affollatissimo mercato dell’artigianato; un enorme pub dove gustare la Montelago Beer; conferenze e incontri sul Fantasy, sui miti dei Monti Sibillini e sulle grandi storie d’amore nella letteratura e nell’epica d’Europa; passeggiate guidate, sport all’aria aperta, spazi riservati a famiglie e bambini, giochi per misurare la propria anima guerriera e perfino un torneo di rugby a sette, il Flowers of Montelago, patrocinato dalla Federazione Italiana Rugby, con squadre da tutta Italia. Al Festival si può arrivare a piedi come sta facendo un gruppo in viaggio da Assisi o persino in deltaplano con volo da Monte Pennino. Assicurano una festa completamente green l’eco gestione del Festival, la raccolta differenziata e la pulizia prati, con servizi sempre migliori a disposizione dei partecipanti. Montelago Celtic Festival è un evento targato Arte Nomade e organizzato in collaborazione con Regione Marche, Comune di Serravalle di Chienti (Mc), Cosmari e con il patrocino di Ambasciata d’Irlanda in Italia, Federazione Italiana Rugby e Legambiente. |