Marche: Agricoltura Biologica parte integrante del sistema economico e sociale |
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Domenica 07 Settembre 2014 16:16 |
Il biologico marchigiano è presente alla XXVI edizione di SANA, la più importante manifestazione fieristica italiana per l’alimentazione biologica certificata, l’erboristica e la cosmetica naturale e bio che ha preso il via ieri a Bologna per poi chiudere il 9 settembre. “La Regione Marche – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Maura Malaspina - in linea con la nuova politica comunitaria sulla conservazione e la salvaguardia dell’ambiente, considera l’Agricoltura Biologica come parte integrante del sistema economico e sociale. Seguendo questa logica, il sostegno al settore è stato inserito come uno degli obiettivi prioritari nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale. E’ un comparto che sta crescendo e che può crescere ancora”. Alla fine del 2013, rileva Malaspina, erano 2.162 le imprese di produzione e trasformazione bio (+7,7 % sull’anno precedente) con un aumento complessivo del numero di operatori maggiore di quello nazionale, cresciuto del 5,4%, dato che è ulteriormente migliorato nel corso di primi
mesi del 2014, confermando il trend positivo. Nonostante la crisi economico-finanziaria, l’agricoltura biologica nelle Marche continua a crescere confermando una dinamica positiva in atto ormai dal 2005, grazie soprattutto alle scelte compiute con il Programma di sviluppo rurale. Il programma che si sta concludendo ha attivato tutti gli strumenti utili a favorire le produzioni biologiche ed incentivato gli agricoltori e l’agroindustria a partecipare a filiere produttive e commerciali per soddisfare la crescente domanda di prodotti biologici certificati. Si è riscontrato anche un aumento dei consumi a livello nazionale di cibo biologico, cresciuti del 17,3 per cento nei primi cinque mesi del 2014 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Si tratta dell'aumento di consumi nel comparto più elevato dal 2002, secondo le anticipazioni del rapporto Bio in cifre 2014 (elaborato dal Sinab - Sistema d'Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica e da Ismea). “Il bio italiano e regionale può e deve crescere: anche le scelte del nuovo Psr 2014-2020 puntano al suo sviluppo tramite finanziamenti alle impresa bio singole ed associate, per investimenti e progetti di filiera dell’agroalimentare biologico, oltre alle iniziative degli accordi agroambientali d’area, alle misure agroambientali ed alle azioni rivolte alla promozione dei prodotti” conclude l’assessore. |