Marche: Nuovo allarme per un altro sospetto caso di Ebola a Torrette |
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Giovedì 11 Settembre 2014 17:08 |
Non si è ancora sopito il clamore per il sospetto caso di Ebola con il ricovero della nigeriana di Civitanova Marche, rivelatosi fortunatamente essere solo malaria dopo i test eseguiti a Roma, è psicosi per un altro allarme ad Ancona per una ragazza etiope di 24 anni, trasportata presso la cooperativa ‘La Gemma’ di via Martiri della Resistenza, dopo essere passata per lo smistamento della comunità ‘Un tetto per tutti’. La ragazza, arrivata ad Ancona assieme ad altri profughi dopo lo sbarco a Lampedusa, aveva febbre alta, vomito, diarrea. Viste le condizioni,
la comunità ha deciso di chiamare il 118, facendo così scattare nuovamente la procedura di emergenza prevista dal protocollo avviato dalla Regione Marche. La ragazza proviene da un Paese dell’Africa orientale, l’Etiopia, dove però il virus Ebola non si è mai manifestato. Ora si trova ricoverata nel reparto di malattie infettive di Torrette in attesa degli accertamenti. Scoppia intanto una polemica per l’inadeguatezza dei presidi sanitarie in dotazione al personale medico e paramedico: «Se fosse veramente un caso di Ebola, i sanitari, con indosso solo camici non impermeabili e mascherine, avrebbero rischiato il contagio e di trasmetterlo poi ad altri operatori o cittadini». E’ questo il duro attacco degli operatori del 118 sui criteri, le modalità e l’equipaggiamento utilizzati per il trasferimento della paziente. A suscitare scalpore, in particolar modo, il camice leggero, quasi carta, usato di solito per chi deve fare visita a un paziente in reparto. |