Marche: Sul Nuovo Ospedale Marche Nord Mezzolani chiede chiarezza al consigliere Acacia Scarpetti |
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Venerdì 26 Settembre 2014 16:12 |
Nuovo Ospedale Marche Nord, Mezzolani al consigliere Acacia Scarpetti: “Chiediamo chiarezza, ogni ritardo sul sito penalizza solo Pesaro”. “Non siamo interessati alle corride, chiediamo solo chiarezza su dove il territorio vuole che sia realizzata la nuova struttura ospedaliera. Per la Regione è una priorità perché altrimenti, sulla base dei nuovi standard nazionale, Pesaro rischia di veder penalizzati i propri servizi e perdere anche l’Azienda
ospedaliera. È per questo che è deleterio il ripensamento sul sito che era stato condiviso con atti ufficiali, che sta ora bloccando l’iter per la realizzazione del nuovo Ospedale. La Regione è pronta per procedere e pubblicare il bando e chiediamo al territorio di dirci dove realizzare l’Ospedale. Ogni ritardo penalizza solo Pesaro e proprio i pesaresi dovrebbero capirlo”. È quanto replica, l’assessore alla Salute Almerino Mezzolani al consigliere dell’Idv, Luca Acacia Scarpetti, che parla di un dibattito basato sul vuoto, a proposito del nuovo ospedale di Marche Nord. “In gioco – afferma l’assessore – c’è il futuro della sanità pesarese, insieme alla tenuta finanzia del sistema sanitario regionale che abbiamo salvato nel corso di questi anni e preservato per il futuro. Non è che ristrutturando due vecchie sedi ospedaliere risolveremo i problemi, ma solo li rimanderemo a quando non sarà poi più possibile intervenire perché gli scenari economici e la programmazione sanitaria nazionale faranno rimpiangere il tempo perduto. Ricordo a Scarpetti che già alla costituzione dell’Azienda Ospedaliera Marche Nord, la programmazione regionale prevedeva di riorganizzare la funzione ospedaliera di Pesaro e Fano, realizzando un nuovo presidio che unisse le funzioni assistenziali oggi divise tra i due ospedali, per migliorare e incrementare l’offerta sanitari. Il sito di Fosso Sejore è stato individuato dopo un lungo confronto con le amministrazioni i locali e dopo aver valutato possibilità alternative. Se ora le amministrazioni locali vogliono operare altre scelte, lo dicano chiaramente e celermente. La Regione è pronta a confrontarsi. Aspetteremo altre indicazione, se è questa la volontà che ora viene maturata, ma certo non torneremo a investire su due vecchie sedi ospedaliere, perché verrebbe prolungata una frammentazione dei servizi che non ha ragione di esistere e controproducente per le capacità di risposta alla comunità locale”. |