Europa: Juncker bacchetta Renzi sulla “banda di burocrati” |
|
|
|
Martedì 04 Novembre 2014 14:08 |
Zampata da tigre del flemmatico presidente europeo Jean Claude Juncker e tra Commissione Ue e governo italiano volano parole grosse. Ad accendere la miccia una interrogazione del capogruppo del Partito Popolare Europeo Manfred Weber: "Vorrei sapere da lei, presidente Juncker, cosa pensa del premier italiano che non vuole farsi dettare la linea dai tecnocrati di Bruxelles", ha chiesto Weber. E la risposta è arrivata a giro di posta:
"Devo dire al mio caro amico Matteo Renzi che io non sono il Presidente di una banda di burocrati, forse lui lo è", ha replicato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nel corso della conferenza dei presidenti in Parlamento europeo. "Io - ha aggiunto - sono il presidente della Commissione europea che è una istituzione europea, quindi invito tutti i primi ministri a rispettare la istituzione perché non siamo meno legittimati rispetto ad altri", ha detto Juncker a proposito dell'ultima riunione, il 24 ottobre scorso, del vertice del Consiglio europeo, dove il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, e il premier britannico, David Cameron, hanno usato toni forti nei confronti dell'Ue. Juncker non ha fatto nomi, ma ha tenuto a precisare che "non mi è piaciuto come si sono comportati alcuni primi ministri" di fronte all'Ue che aveva chiesto ai Paesi membri un contributo extra per aggiustare il budget europeo dopo i nuovi parametri del calcolo del Pil. Il premier Renzi smentisce di avere utilizzato la parola 'arma letale', ma ha precisato che in Europa il problema non sono tanto i costi extra, ma la "tecnocrazia e la burocrazia".
Francesco Fiorani |