Marche: Spacca sull'accordo di programma per l'ex Antonio Merloni |
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Domenica 09 Novembre 2014 12:57 |
Spacca all'incontro dei sindacati sull'accordo di programma per l'area ex Antonio Merloni. “È fondamentale tenere accesa l’attenzione delle Istituzioni centrali dello Stato che hanno la responsabilità di gestire queste vertenze. Importante, soprattutto, il coinvolgimento dei parlamentari umbri e marchigiani, visto che la partita si gioca tutta a Roma”. Lo ha detto il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando a Fabriano all’incontro organizzato dai sindacati sull’Accordo di
programma per l’area ex Antonio Merloni e sulla situazione della JP. “Per la prima vicenda – ha detto – la situazione è ormai paradossale. Da un lato ci sono le due Regioni, Marche e Umbria, che si sono impegnate per l’attuazione della parte di propria competenza dell’Accordo di programma. Grazie alle risorse stanziate sono stati avviati 40 progetti industriali, con investimenti per oltre 17 milioni di euro di cui 5 di contributo regionale. Questi progetti hanno creato 125 posti di lavoro. Per contro c’è l’inerzia del Ministero dello Sviluppo economico che non ha ancora attivato un euro dei 35 milioni di parte nazionale. L’appello che abbiamo più e più e più volte lanciato e che ribadiamo oggi al Mise è di sbloccare subito le risorse nazionali e semplificare le procedure per l’avvio di iniziative imprenditoriali. Ci sono tanti imprenditori disponibili ad investire e devono essere aiutati a farlo, non ostacolati”. La JP, poi. “Su questa vicenda – ha detto Spacca – c’è una forte azione di moral suasion da parte delle Regioni nei confronti del Governo perché agevoli una convergenza delle posizioni in gioco. L’ultima appello che istituzioni regionali e sindacati insieme hanno inviato al presidente Renzi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio sembrerebbe aver impresso un’accelerazione all’impegno del Ministero per una composizione della vicenda. Credo che siamo alla vigilia di un soluzione positiva che ci auguriamo possa sfociare in un’intesa, ma occorre che da parte di tutti sia mantenuta alta l’attenzione”. Spacca ha infine puntato l’attenzione sul tema della vocazione industriale del territorio appenninico. “La Regione – ha sottolineato – crede fermamente nel ruolo fondamentale dell’imprenditorialità per l’economia del territorio. Occorre dunque sostenerla introducendo processi di maggiore innovazione. E’ per questo che abbiamo presentato al Ministero il progetto “Janus” della Piattaforma tecnologica nazionale e su di esso pianificato l’utilizzo delle risorse europee dei prossimi programmi strutturali. Il tema della difesa del manifatturiero, cui accompagnare la nascita di nuove forme di economia, è per noi centrale e su questo vogliamo giocare una partita importante utilizzando non solo i fondi strutturali, ma anche la grande occasione rappresentata dalla Macroregione adriatico ionica di cui fa parte anche l’Umbria. Questa strategia ci consentirà di accedere ai fondi diretti della Ue e ai 300 miliardi del Piano Juncker. E’ però fondamentale – ha concluso – ritrovare in questo territorio l’energia, la capacità progettuale e di iniziativa. Le Regioni Marche e Umbria, insieme, lo stanno facendo. Siamo fiduciosi perché è vero che questo territorio sta soffrendo ma è anche vero che attraverso una forte determinazione si potranno trovare le vie per risorgere e per rilanciare l’economia di quest’area”. . |