Marche: Stati generali contro il dissesto idrogeologico |
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Martedì 11 Novembre 2014 15:46 |
Fuori dal fango!, l’assessore Giorgi agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico: “La prevenzione priorità nazionale”. “La credibilità delle istituzioni si fonda sulla sicurezza dei cittadini. Per prevenire i dissesti, occorre una condivisione degli interventi e risorse adeguate per realizzarli. Le Marche sono in prima fila in questa battaglia che colloca la prevenzione al primo posto tra le priorità nazionali”. Lo afferma
l’assessore alla Difesa del Suolo, Paola Giorgi, che oggi ha partecipato, a Roma, agli Stati generali contro il dissesto idrogeologico, promossi dalla presidenza del Consiglio dei ministri. L’iniziativa ha riunito enti, amministrazioni e associazioni impegnate nella mitigazione dei rischi da frane e alluvioni. “È emersa chiaramente la necessità di superare i ritardi accumulati, a livello nazionale, nella programmazione territoriale di contrasto ai fenomeni da avversità atmosferiche – sottolinea la Giorgi – Si è parlato della prevenzione e del rischio idrogeologico come priorità tra le opere pubbliche. Un’esigenza che le Marche hanno già fatto proprie, investendo risorse significative, rispetto alle limitate capacità dl bilancio regionale, nel settore della difesa del suolo. Nel 2014 la Regione ha investito oltre 10 milioni di euro del proprio bilancio per il contrasto al dissesto, risorse che, in parte hanno attivato l'assegnazione di 35 milioni di euro da parte del ministero dell’Ambiente. Anche sulle scelte in merito alla programmazione comunitaria siamo stati coerenti con la priorità, attivando specifiche risorse per la difesa della costa e la manutenzione dei corsi d’acqua. Per non dimenticare l'intervento di riforestazione, unico a oggi in Italia, attivato con Autostrade quale opera compensativa per i lavori di ampliamento dell’A14: 11 milioni di euro che Autostrade mette in campo per opere di piantumazione. E poi le norme che la Regione ha approvato negli ultimi mesi, dall'invarianza idraulica alla legge sulla manutenzione dei corsi d’acqua che prevede la valorizzazione del materiale litoide. Inoltre, abbiamo attivato la procedura di revisione del PAI. Restano alcuni nodi puntuali, fortunatamente non molto diffusi, sulla difficoltà che presentano alcuni lavori che sono al palo e di questo ho parlato stamane, a margine dei lavori, in un incontro con i responsabili del ministero dell’Ambiente e della Struttura di missione, condividendo finalità e soprattutto percorsi”. Sul tema della sicurezza idrogeologica, comunque, sono ancora diverse le problematiche da affrontare, conclude la Giorgi: “In primis il tema del superamento del Patto di stabilità, lo snellimento delle procedure, il sovrapporsi di norme che anziché tutelare inaspriscono le problematiche e su questo il Governo dovrà impegnarsi. Ma la sfida vera che ci aspetta è quella culturale, per tramutare lo slogan della giornata Fuori dal fango! in Prima di tutto la prevenzione, nello spirito dell’incontro odierno”. |