Europa: Il volto nuovo per una UE che conti di più |
|
|
|
Domenica 30 Novembre 2014 11:27 |
Dopo le inevitabili fasi procedurali e di rodaggio a seguito del passaggio delle consegne, la nuova Commissione europea presienduta da Juncker è entrata in piena attività operativa con una serie di iniziative che concentrate sulla situazione economico-finanziaria dell'area euro, che rimane ancora critica e richiede immediate energiche misure che, per accompagnate da necessario rigore, punti ad una crescita dell'occupazione. E' che il momento di mettere mano concretamente al rilancio del "progetto europeo" senza cui la
deriva euroscettica e nazionalistica rischia di proliferare in maniera devastante. L'attenzione degli osservatori si rivolge inevitabilmente alla politica estera e di difesa dell'Ue, considerata quasi una specie di Cenerentola tra le varie politiche comunitarie, sacrificata agli interessi degli Stati nazionali, tuttora gelosi delle proprie prerogative. In questo settore nevralgico, la nuova Commissione può giocare una carta decisiva con la nomina di Federica Mogherini come Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Dopo aver ereditato le funzioni della inglese Catherine Ashton, che l'ha preceduta nel delicato incarico, la Mogherini assomma alle funzioni di Alto rappresentante anche quelle di Vicepresidente della Commissione. Sia nella politica estera comune, sia nella politica di difesa permangono veti e interessi nazionali che potrebbero vanificare le più lodevoli intenzioni. Ma la Mogherini, con le sue prime iniziative, sta già dando un'iniezione di vitalità alla politica estera comunitaria, intervenendo nella crisi ucraina per difendere i diritti di Kiev pur mantenendo disponibilità al dialogo con la Russia. Ha incontrato il premier israeliano Netanyahu perorando la causa di Gerusalemme capitale di due Stati ebraico e palestinese e ponendo all'attenzione del Parlamento europeo il tema controverso del riconoscimento dello Stato palestinese. Ha assunto un atteggiamento di fermezza nei confronti dell'estremismo barbaro del nuovo califfato, sottolineando come esso si intrecci anche con una soluzione politica della crisi siriana.
Francesco Fiorani |