Europa: Pacchetto sulla governance economica per l'avvio del Semestre Europeo |
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Sabato 06 Dicembre 2014 09:53 |
Fin dall'apertura del Semestre Europeo, la Commissione ha diffuso le analisi del funzionamento delle economie dei ventotto Paesi membri dell'UE. Sia il vicepresidente Dombrovskis che il Commissario Moscovici e la Commissaria Thyssen hanno presentato il pacchetto sulla Governance economica dell'autunno 2014, che ha dato avvio al Semestre Europeo. L'esame annuale della crescita stabilisce le priorità generali economiche e sociali dell'UE per l'anno 2015.
L'approccio della Commissione europea è favorire la creazione di posti di lavoro e la crescita dell'Europa. Nell'esame, la Commissione raccomanda di seguire una politica economica e sociale basata su tre pilastri: stimolare gli investimenti, dare nuovo impulso alle riforme strutturali e perseguire la responsabilità fiscale. La relazione sul meccanismo di allerta prevede uno screening delle ventotto economie UE e relativo ai potenziali rischi economici, mentre mette in guardia gli Stati membri da squilibri come bolle immobiliari o crisi bancarie. Il meccanismo indica quali Paesi necessitano di un'analisi approfondita delle loro economie. La relazione congiunta sull'occupazione analizza le tendenze in ambito sociale e occupazionale, così come le difficoltà incontrate dagli Stati membri e le rispettive risposte di tipo politico. Il documento serve come base per future analisi, sorveglianza e coordinamento durante tutto il Semestre europeo. La Commissione ha pubblicato anche una revisione di diversi atti legislativi che compongono i due pacchetti "Six Pack" e "Two Pack", e mentre la normativa ha notevolmente rafforzato il quadro della governance economica dell'UE, la revisione mette in evidenza aree in cui è possibile un ulteriore miglioramento per quanto riguarda la trasparenza e la complessità del processo politico e il loro impatto sulla crescita, gli squilibri e la convergenza. Da ultimo, la Commissione ha pubblicato le opinioni sui Piani di bilancio dei Paesi dell'area euro per il 2015, che danno un primo segnale su come i bilanci nazionali siano coerenti con gli obblighi del Patto di stabilità e di crescita, che rappresenta l'obiettivo comune della UE.
Francesco Fiorani |