L'Italia, per bocca del suo ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan chiede al presidente della Commissione UE Juncker di accelerare sui progetti europei per la ripresa economica e l'occupazione. "Bisogna fare presto perché la crisi non cessa, non se ne esce", ha detto il ministro. Ma Jean-Claude Juncker, intervenendo a Norimberga nel corso del congresso del Partito della Csu, ha dichiarato: "Io non ho denaro fresco", ma se gli Stati membri vogliono

contribuire con risorse nazionali al fondo sono benvenuti, ha aggiunto. "Lo dico ai romani e ai parigini, a cui tutto questo non basta". Il riferimento al rimpinguamento del Fondo europeo, però, non ha convinto Padoan. "Lo dico molto chiaramente: quella del fondo europeo è una bellissima idea, ma in un momento in cui tutti i Paesi hanno più o meno bilanci sotto pressione devono avere chiari gli incentivi per trasferire i fondi nazionali al nuovo meccanismo". E infine ha aggiunto che "è molto importante che la Commissione chiarisca al più presto come considerare i trasferimenti ai fini patto di stabilità". Evidentemente manca assonanza sul percorso da intraprendere per sbloccare la situazione: i Paese UE chiedono che sia l'Europa a farsi carica delle difficioltà economice di tutti, ma l'Europa fa invece affidamente sugli investimesti nazionali per risolvere la crisi economica europea.

Daniela Crocetti