Marche: Cerimonia d’inaugurazione dell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi |
|
|
|
Sabato 13 Dicembre 2014 19:15 |
Cerimonia d’inaugurazione dell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Spacca: “Presidio all’avanguardia, servizi sanitari integrati”. “Abbiamo creato un presidio di sevizio all’avanguardia per la sanità di questo territorio che riempie di orgoglio e soddisfazione tutta la comunità locale e le istituzioni che hanno lavorato alla sua realizzazione”. Lo ha affermato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, questo pomeriggio, alla cerimonia di inaugurazione del nuovo Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Una struttura da 70 milioni di euro, “che non sono poca cosa, in questi tempi”, ha rimarcato il presidente, che qualificherà la sanità dell’Area vasta 2. “Sono stati tempi difficili – ha detto Spacca - Si è temuto che anche questa potesse diventare un’incompiuta, ma la capacità di collaborazione delle istituzioni e delle comunità, la sinergia con soggetti privati, come la fondazione Cassa di risparmio di Jesi, ha consentito che quest’opera si completasse, fosse dotata delle migliori tecnologie e di un sistema logistico funzionale che ne fa un modello
sanitario di prim’ordine. Credo che i cittadini di Jesi possano essere davvero orgogliosi di un riferimento così forte per un servizio importante come il diritto alla salute e di coesione per la comunità”. Spacca ha poi spiegato che “il Carlo Urbani si integrerà con le altri reti cliniche, fino a diventare, sostanzialmente, un ospedale unico con Fabriano e Senigallia. Avremo un sistema integrato di servizi sanitari che darà una risposta di alta qualità ai cittadini, offrendo loro i servizi eccellenti”. Spacca ha concluso ricordando che “se non ci fosse stato il risanamento dei conti operato dalla Regione (nel 2004 eravamo quella più indebitata d’Italia sulla sanità, avevamo 153 milioni di euro ogni anno di disavanzo) e, contemporaneamente, anche il miglioramento dei sevizi sanitari, oggi no avremmo ottenuto le risorse in termini d’investimento che ci hanno consentito di completare quest’opera che, non dimentichiamo, ha richiesto 16 anni per ultimarla”. Di “una scommessa vinta” ha parlato anche il direttore dell’Area vasta 2, Giovanni Stroppa. “Nove mesi fa, con l’avvio degli ultimi trasferimenti, in pochi credevano che questa avventura potesse concludersi entro l’anno. Ma quando si lavora in sinergia, con un obiettivo unico e condiviso, tutto diventa possibile”. Concetto ripreso dal sindaco Massimo Bacci che ha sottolineato “i tempi rapidi e la grande professionalità con cui sono stati effettuati i trasferimenti dalla vecchia alla nuova struttura ospedaliera cittadina. L’Urbani rappresenta un’opera importante per la città che potrà garantire un servizio all’altezza per tutto il territorio di riferimento. È un esempio concreto di sanità di area vasta, competitiva e adeguata alle esigenze della popolazione”. Il Direttore generale Asur Marche, Gianni Genga, ha parlato di “un pomeriggio di gioia ed emozione”, in quanto la struttura ospedaliera porta il nome del medico che sconfisse la Sars (Sindrome respiratori acuta grave): “Lo spirito di Carlo ha guidato quanti si sono impegnati a completare questa struttura e continuerà a guidare quanti vi lavoreranno per alleviare le sofferenze delle persone ricoverate”. Alla cerimonia di inaugurazione era presente, per la famiglia, il figlio Tommaso. “Vorremmo che tutti gli operatori sanitari fossero in grado di applicare gli ideali che hanno guidato Carlo Urbani: umanità, disponibilità, rispetto e passione per la professione medica. Gli ultimi non si trovano solo nei Paesi in via di sviluppo, ma sono presenti anche da noi”. L’assessore regionale alla Salute, Almerino Mezzolani, impegnato in un altro evento, ha inviato un messaggio di saluto, sottolineando come l’Urbani rappresenti un modello vincente di riorganizzazione sanitaria.
da Regione Marche |