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Home Gazzetta dj Comunicati Regione: Il presidente delle Marche Spacca presenta il volume di Chiara Fiorani sulle Confraternite
Regione: Il presidente delle Marche Spacca presenta il volume di Chiara Fiorani sulle Confraternite PDF Stampa E-mail
Sabato 31 Luglio 2010 00:00

Il presidente delle Marche Spacca presenta il volume di Chiara Fiorani sulle ConfraterniteSta per andare in stampa il ponderoso volume della nostra collaboratrice dottoressa Chiara Fiorani "Le Confraternite. Profili storico-giuridici" che si pone come autentico manuale per la gestione delle antichissime associazioni laicali. Sarà il presidente della Regione Marche, Gian mario Spacca, a presentare il volume. "Se c’è un modo appropriato per definire il carattere più spiccatamente sociale della nostra civiltà contemporanea è certamente quello di indicarla come la “società dell’associazionismo”. E’ un dato di fatto incontrovertibile che questa nostra società viva, ormai da alcuni decenni, l’esperienza associativa con tale intensità quale mai aveva sperimentato in passato. Settori sempre più vasti e articolati della nostra comunità regionale sviluppano in continuazione un crescendo associativo con una sorprendente proliferazione di forme partecipative, a dimostrazione di una inusitata vivacità sociale. Questo fatto non può che trovarci soddisfatti: la società è viva, partecipante e lo dimostra anche in questo modo. Potremmo addentrarci nel discorso tentando una analisi delle motivazioni culturali, sociali, civili che sostengono il fenomeno, o potremmo dedicare la nostra attenzione a sceverarne le tipologie delle forme, ma siamo certi che tutti gli aspetti della vita sociale e comunitaria sono oggi ugualmente interessati al fenomeno: l’associazionismo copre davvero lo spazio di tutti i più variegati interessi settoriali economici, sindacali, culturali, sportivi e così via, senza trascurare alcun ambito. Eppure questo fenomeno ormai grandioso è ancora abbastanza giovane e sono poche le associazioni che vantano più di un secolo di vita. Questo significa che la società di un secolo fa non aveva sviluppato il fenomeno nella vasta dimensione attuale. Era, evidentemente, una società più chiusa, meno attiva e meno partecipata. E questa sembra essere la regola generale; ma come tutte le regole, anch’essa ha la sua eccezione. Non è propriamente vero che la società dei secoli passati non avesse sperimentato forme associative paragonabili alle attuali. E’ piuttosto la memoria collettiva che ha rimosso un fenomeno, pur presente anche oggi, che il libro di Chiara Fiorani, “Le Confraternite. Profili storico-giuridici”, ci restituisce in tutta la sua intensità: quello dell’associazionismo religioso incarnato nella forma delle confraternite laicali, prima e più attiva forma aggregativa che ha affrontato le sfide dei secoli e dei millenni. Non sta a me valutare gli aspetti religiosi del vasto e articolato movimento confraternitale nel suo dispiegarsi plurisecolare. Non posso però non rilevare che un fenomeno sociale grandioso dei secoli passati, che tutti si sforzavano di indicare votato all’estinzione perché superato da nuove visioni della vita sociale e collettiva, sembra essersi in questi anni rianimato. Il repentino declino di tante istituzioni confraternitali, negli anni del dopoguerra e del boom economico, sembra essersi arrestato e, anzi, si assiste in questi ultimissimi decenni a una ripresa che, seppure ancora embrionale, mostra già i segni di una convincente vitalità. Il quadro dell’associazionismo complessivo nella società attuale, quindi, si sta arricchendo anche di questa esperienza millenaria di ritorno. Non saremmo attenti testimoni del nostro tempo se ci sfuggisse questo dato, né possiamo esimerci dal darne una valutazione seppure provvisoria, in attesa di apprezzarne gli sviluppi in prospettiva. E lo facciamo con una domanda: può la società attuale fare a meno di accogliere ancora l’apporto di intensa vita associativa, in tutte le variegate accezioni in cui per secoli si è espressa, che le Confraternite sembrano esse in grado di tornare a esprimere? La risposta è certamente complessa e dipende, in larga misura, da quanto le Confraternite stesse saranno in grado di fare e di proporre. Il fatto però che le Confraternite si siano dotate di un organismo di coordinamento su base regionale dimostra la serietà dell’impegno. Il fatto che il Coordinamento sia stato in grado di impostare un programma di vasto respiro pervicacemente attuato, anno dopo anno per oltre un ventennio, dimostra non solo la serietà dei propositi, ma anche la capacità di perseguirli. Il fatto, infine, che il Coordinamento abbia dato vita a una seria attività di ricerca e documentazione sul fenomeno associativo storicamente attestato è indice di saldezza di metodo e di forte radicamento ideologico. Da ultimo, l’edizione di questo volume a cura del Centro di Cultura Popolare, che ormai da un terzo di secolo accompagna la ripresa del movimento confraternitale, e in cui l’autrice, permeata da una ambiente familiare ricettivo, ha profuso larghe energie investigative e capacità di analisi scientifica per consegnare al Coordinamento il testo di un indispensabile manuale gestionale per le stesse istituzioni confraternitali corona, completandolo, il percorso. La realtà delle Confraternite, oggi, è dato incontrovertibile e con il quale le stesse istituzioni pubbliche dovranno imparare a misurarsi. D’altra parte proprio le Confraternite sono state il primo modello di vita partecipata e democraticamente organizzata che la civiltà ha sperimentato, mutuandone le forme organizzative e istituzionali: le Confraternite con i loro statuti, con le loro regole di vita partecipata, con il rigoroso rispetto dell’eleggibilità delle cariche, hanno insegnato la democrazia alla società e ne hanno anticipato i modelli delle istituzioni civile democratiche. Accogliamone quindi di buon grado il ritorno, nella sicura speranza che le Confraternite saranno portatrici, ancora in futuro, di quello spirito di servizio solidaristico che hanno espresso per secoli nel passato e di cui la società attuale non può prescindere. Gian Mario Spacca Presidente Regione Marche".

 

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