Marche: Giornata di mobilitazione nazionale Fai Cisl sull’agroalimentare |
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Sabato 31 Gennaio 2015 16:22 |
Giornata di mobilitazione nazionale Fai Cisl sull’agroalimentare, gli assessori Luchetti e Giannini incontrano una delegazione del sindacato: “Valorizzare la qualità, formare nuovi imprenditori”. “Il rilancio del settore agroalimentare passa attraverso la buona produzione e la buona occupazione”. È la sintesi dell’incontro tra gli assessori Marco Luchetti (Lavoro) e Sara Giannini (Pesca) con una delegazione della Fai Cisl, ricevuta in Regione
nell’ambito della manifestazione nazionale del sindacato sull’agroalimentare “per la crescita, lo sviluppo e il lavoro”. La Giornata prevedeva, in tutta Italia, presidi di fronte alle sedi delle Giunte regionali, sit-in presso le Prefetture, assemblee dei quadri sindacali e dei lavoratori. La folta delegazione era guidata dal segretario generale Fai Cisl Marche, Silvano Giangiacomi. I temi portati all’attenzione del governo regionale riguardavano il lavoro regolare in agricoltura; la forestazione produttiva e sostenibile; il rilancio dell’industria alimentare, degli allevamenti, della pesca e dei Consorzi di bonifica. Rispondendo alle questioni sollevate dalla delegazione sindacale, l’assessore Luchetti ha auspico un’attenzione specifica per i lavoratori occupati in agricoltura, in particolare per quanto riguarda la materia previdenziale e il piano di riforme del Governo Renzi (Jobs Act) che coinvolge anche il mondo agricolo. “Il settore primario vive già di forme flessibili di occupazione, come la stagionalità insita proprio nel lavoro agricolo che è legato ai cicli produttivi e agli andamenti climatici – ha evidenziato Luchetti – Tutto ciò va normato con la giusta attenzione, come va risolto il deficit di imprenditorialità che il settore marchigiano cronicamente vive. Mancano imprenditori che sappiano valorizzare le produzioni dei territori, collegando la qualità dei prodotti locali alla catena distributiva. I tesori che produciamo vanno rivalutati. La formazione è la strada più importante da intraprendere: un compito che compete al sistema universitario e alla stessa Regione che, tramite le risorse della programmazione europea, deve spingere su una nuova imprenditorialità agricola che sappia coniugare le opportunità tecnologiche con la qualità dei prodotti marchigiani”. Concetti ripresi dall’assessore Giannini: “Occorre valorizzare le produzioni di qualità e, nel settore della pesca, siamo impegnati a sostenere iniziative, anche nelle scuole, che promuovono le produzioni e la filiera ittica locale. Abbiamo in cantiere iniziative che mirano a ottimizzare le imprese della pesca, rilanciandole in attività non solo di prelievo, ma anche di trasformazione del pescato ed erogazione di servizi”. L’assessore ha poi riferito in merito al confronto con il Governo nazionale sulla nuova programmazione dei fondi europei destinati alla pesca: “Le Regioni chiedono una attribuzione chiara delle funzioni concorrenti, rivendicando quelle della commercializzazione, innovazione e formazione, per contrastare un tentativo di accentramento nazionale delle competenze che non serve al rilancio del comparto ittico”.
da Regione Marche |