Europa: Secondo la Bce aumentano gli squilibri dei Paesi e all'Italia servono altre riforme |
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Giovedì 19 Marzo 2015 11:37 |
Secondo il governatore della Banca Centrale Europea Mario Draghi, intervenuto a Milano, la crescita economica si rafforza grazie all'indebolimento dell'euro e al calo del prezzo del petrolio, ma dall'altra la disciplina di bilancio che ha concede deviazioni agli Stati membri acuendo gli squilibri dei conti già presenti, fa oscillare il giudizio complessivo sulla situazione economica tra la positività per il momento economico in miglioramento e il richiamo alle
decisioni prese da Bruxelles sui bilanci dei Paesi, quando in nome della flessibilità non sono state aperte procedure contro l'Italia e altri Stati. Per Italia e Belgio "continua ad esservi un notevole scostamento dallo sforzo strutturale richiesto nell'ambito della regola del debito", anche se la Ue ha deciso di non aprire una procedura di deficit eccessivo senza tener conto, "quale fattore aggravante, dell'insufficiente risanamento" nel 2014-2015. Parole alle quali replica il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, che ricorda come la regola del debito "si rispetta, come detto anche dalla Commissione Ue, anche se si fanno le riforme in modo deciso". Di contro, ha detto alla Luiss di Roma, "l'applicazione meccanica delle regole del debito sarebbe controproducente". Anche Bruxelles prende posizione: "La Commissione è al corrente delle critiche della Bce e continuerà a monitorare regolarmente il rispetto della regola del debito per Italia e Belgio", dice il vicepresidente Valdis Dombrovskis. Per la Bce "la gravità degli squilibri sta aumentando in diversi Paesi" in maniera "preoccupante": "l'Italia necessita di ulteriori riforme per accrescere il prodotto potenziale". Quanto agli aspetti positivi, i mercati del lavoro dell'area dell'euro "dovrebbero migliorare ulteriormente nel breve e medio periodo".
Daniela Crocetti |